Passate la paura e la stanchezza è subentrata la rabbia, in alcuni turisti rimasti bloccati a oltre 3.000 metri di quota dal pomeriggio di giovedì alla mattina di venerdì negli 'ovetti' della funivia francese 'Panoramique Mont Blanc', che attraversa la Vallée Blanche dall'Aiguille du Midi a Punta Helbronner.
Forse è stato un guasto al sistema di sicurezza a causare il blocco dell'impianto, ed è possibile che le tre cabine in movimento fossero troppo cariche: quando si è fermata la funivia, costruita nel 1957, stava trasportando 110 persone (80 delle quali sono state evacuate entro la mezzanotte di giovedì).
Al di là del freddo patito, a preoccupare maggiormente gli occupanti della funivia rimasti bloccati (molti alpinisti avvezzi ai disagi ma anche semplici famiglie e turisti) è stata la mancanza di comunicazione da parte dei gestori degli impianti e delle autorità francesi.
“Siamo rimasti per oltre 17 ore senza cibo, al freddo e senza poter andare in bagno – ha detto la vicentina Laura Bettini dopo aver poggiato i piedi ben saldi a terra a Courmayeur - ora sono contenta di aver superato quest'avventura, con l'aiuto delle guide alpine, ma devo dire che né la Gendarmeria di Chamonix né la società di gestione della Panoramique hanno avuto l'accortezza di inviare qualcuno a spiegarci cosa stava succedendo e a tranquillizzare i passeggeri. Il fratello di una signora che viaggiava con noi in funivia ha potuto darci informazioni solo dopo aver parlato con la Protezione civile di Aosta; da Chamonix nessuno ha fornito rassicurazioni né notizie”.
Anche alcuni turisti catalani hanno criticano “l'assenza di comunicazione da parte dei francesi”, lodando invece “l'intervento delle guide alpine valdostane, che hanno trascorso lunghe ore con noi, aiutandoci a mantenere la calma”.
Non tutti hanno avuto paura: "I soccorritori italiani sono stati stupendi - ha detto sorridendo uno dei turisti liberati - in montagna queste cose possono succedere", ha aggiunto spiegando di avere sconfitto l'ansia dormendo.
Due clienti della funivia tra quelli riportati a valle dal versante italiano di Courmayeur - una parte è invece scesa a Chamonix - sono stati trasportati all'ospedale Parini in stato di choc; le loro condizioni non hanno destato preoccupazione e i sanitari li hanno dimessi dopo poche ore. La prefettura di Bonneville, competente per giurisdizione, sta acquisendo informazioni in vista di un probabile procedimento giudiziario volto ad accertare eventuali reati colposi e responsabilità civili.
Quanto alle cause del blocco, i tecnici francesi arrivati da Grenoble stanno ancora cercando di chiarire la dinamica dell'accaduto ed è probabile che nei prossimi giorni sottopongano i cavi della telecabina, costruita negli anni Cinquanta e poi rinnovata, a radiografie ed esami approfonditi.
Nel frattempo l'impianto, che collega Chamonix a Punta Helbronner in poco più di mezz'ora passando per la stazione dell'Aiguille du Midi a 3.777 metri, resterà fermo sino al termine delle verifiche.