Seppie in umido, pasta e fagioli secondo tradizione: piatti degni di un ristorante del centro storico alla Cittadella dei giovani di Aosta, dove all'interno funziona un ristorante di cui però all'esterno non c'è traccia né indicazione.
Bisogna infatti recarsi al bar e cercare una lavagna su un muro in un angolo per scoprire il menù perchè, inspiegabilmente, i gestori non lo hanno esposto all'esterno, lungo la via, come sarebbe logico supporre e come ovviamente fanno i titolari dei normali ristoranti. Invece il cartello 'su strada' della Cittadella si limita all'offerta di panini e piatti freddi, come qualunque bar: per scoprire le eccellenze gastronomiche del locale, bisogna entrare e cercare il menù.
Una strategia commerciale che ha lasciato basito più di un cliente, che ha scoperto primi, secondi, contorni e dessert solo dopo essersi seduto nel locale e aver ordinato un panino al salame. E che sta suscitando le perplessità di alcuni ristoratori aostani, che si chiedono se dietro tanta 'umiltà commerciale' che spinge i gestori della Cittadella a nascondere il menù, non si celino invece problematiche di licenza e permessi di ristorazione.
Un ristorante per pochi frequentatori, insomma, perchè troppa réclame sulla pubblica via rischierebbe di attirare l'attenzione non solo di potenziali clienti ma anche di ispettori.
Lo scorso novembre erano stati i gestori dell’esercizio Disanapianta, un negozio di gastronomia aperto in via Croix de Ville, a dare appuntamento ai loro clienti, per pranzi e aperitivi, alla caffetteria della Cittadella dei Giovani.