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Aosta Capitale | 03 novembre 2015, 11:37

Il gatto, la volpe e l'abuso di atti di ufficio

Secondo i giudici il segretario D'Anna non avrebbe dovuto avvallare la violazione di legge operata dal sindaco relativa al procedimento di scelta dei segretari; certamente avrebbe potuto e dovuto rifiutare l'incarico

(foto tratta da albatros-volandocontrovento.blogspot.com)

(foto tratta da albatros-volandocontrovento.blogspot.com)

A leggere la sentenza con la quale il Tribunale di Aosta, composto da Giuseppe Colazingari (pres.), Paolo de Paola (giudice) e Maurizio D'Abrusco (giudice relatore), ha respinto la domanda cautelare di Donatella Eloisa Danna contro l'Agenzia regionale dei Segretari degli Enti Locali della Valle d'Aosta fa accapponare la pelle. Infatti gli aostani erano e sono nelle mani di ignoranti in materia legislativa, arroganti  ed incapaci.

La vicenda è nota. Il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz ha nominato, a inizio consiliatura, Eloise Donatella D'Anna Segretario generale del Comune di Aosta. Per legge avrebbe dovuto attendere, per la nomina, la scelta di tutti gli altri sindaci. Marino Benito Fulvio Centoz Diabolik ha invece saltato la fila facendo una falsa partenza. Ma Giudici ora lo hanno rispedito all'ultimo posto. Infatti hanno scritto: "La domanda cautelare è infondata ed il reclamo deve essere respinto".

La D'Anna, dopo l'ordinanza del Giudice Gramola con la quale ha revocato l'incarico e confermato la cancellazione dall'Albo dei segretari comunali, ha fatto ricorso di merito contro l'Agenzia che ne aveva dichiarato la decadenza dall'impiego di segretario degli Enti Locali della Valle d'Aosta. I Giudici hanno definito "pregevoli" le argomentazioni di merito prodotte dalla D'Anna che, però, non ha tenuto conto del fatto che la nomina del segretario del Comune di Aosta a seguito delle elezioni comunali e la conseguente accettazione dell'incarico sono state fatte in violazione di legge, in quanto il sindaco non avrebbe potuto procedere alla nomina del segretario prima che si concludesse la scelta dei segretari da parte dei sindaci dei comuni con minor numero di abitanti e dei comuni associati.

La gravità dell'affaire Centoz-D'Anna sta tutta nelle parole scritte dai Giudici: "Il segretario D'Anna non avrebbe dovuto 'avvallare' la violazione di legge relativa al procedimento di scelta dei segretari, certamente avrebbe potuto e dovuto rifiutare l'incarico stesso in seguito alla diffida dell'Agenzia che chiaramente aveva evidenziato l'anomalia di un cumulo di incarichi o di funzioni sorto contra legem". Dunque Marino Benito Fulvio Centoz Diabolik, nella nomina della D'Anna, ha compiuto una violazione di legge.

Ciò vuol dire che ha compiuto un abuso d'ufficio e reso un danno, anche erariale al Comune, visto che lo stipendio la D'Anna lo ha incassato. Di questo potrebbe occuparsene la Corte dei Conti. Dunque la D'Anna ha avvallato una violazione di legge. Come dire il gatto e la volpe che volevano fregare Pinocchio, in questo caso i cittadini contribuenti. Per non parlare del danno di immagine causato dai due al Comune.

Un danno di immagine al quale hanno contribuito anche i Consiglieri comunali che si sono ben guardati dall'impugnare il provvedimento che avrebbe consentito di bloccare il tutto. Colpevole anche la Giunta che non si è opposta all'arroganza del Sindaco che non ha avuto l'umiltà di chiedere il parere legale al Celva che pure ha un servizio efficiente e professionale a disposizione di tutti i sindaci e gli amministratori. Infine i Giudici hanno interamente compensato le spese tra le parti in ragione dell'assoluta novità delle questioni affrontate.

La sentenza del Tribunale fa accapponare la pelle anche perché il 13 giugno, nel pieno della polemica ha postato sulla sua pagina facebook www.comune.aosta.it/imagestop/logoNew.jpg le sue considerazioni che con la sentenza di Giudice si sono squagliate come neve al sole.

Ecco cosa ha scritto quello che si è presentato alle elezioni come una promessa della politica valdostana.

"Saltare la coda o provare a cambiare?

Torno ancora una volta sulla questione segretario generale che sta così tanto a cuore a molte persone per spiegare la mia scelta. Intanto stanno circolando cifre che non corrispondono al vero. Il costo del segretario (140 mila euro) è un costo già previsto in bilancio indipendentemente dal fatto che questo si chiami Tizio oppure Caio. Ciò che invece va finanziato è il costo di un dirigente normale che non è di 140 mila euro ma circa 100 mila euro all'anno che si riducono della metà (circa 50 mila euro) visto che va finanziato solo per i prossimi 6 mesi.

(Nella foto Centoz (a dx) e la D'Anna se la ridevano al momento dell'incarico illegale)

Scegliere un segretario comunale dall'apposito albo regionale non è uno sfizio del sindaco ma è previsto dalla normativa come scelta fiduciaria; utilizzare altri soggetti, come è stato fatto negli ultimi anni, è l'eccezione e non la regola! Si dice che la scelta di un segretario comunale esterno aumenti i costi, ma non si dice che l'attuale struttura comunale ha dei costi eccessivi perché strutturata in modo anomalo. Dai miei predecessori sono state previste due figure di dirigenti coordinatori, uno per l'area amministrativa e uno per l'area tecnica. Ciò ha permesso di creare dirigenti di prima e di seconda fascia sul modello della Regione.

Tale modello però, che può avere un senso per una struttura come la Regione che ha molti dirigenti, diventa un appesantimento per una Pubblica Amministrazione come il comune di Aosta che ha solamente una decina di dirigenti. Inoltre, tale struttura non esiste in nessun comune italiano anche perché il segretario comunale svolge già funzioni di coordinamento sui dirigenti, laddove essi siano presenti (cfr. art. 9, comma 3 della LR 46/1998).

Ma come, non si è richiesto a gran voce e da più parti di snellire la macchina burocratica? e ora che ci si prova non va bene? Il fatto stesso che già in primavera la precedente giunta abbia dovuto approvare una delibera che impartisse obiettivi per il rispetto del patto di stabilità del 2015 dimostra che la struttura amministrativa presenta problemi di coordinamento al suo interno che devono essere in qualche modo corretti. Il doppio coordinamento costa circa 40 mila euro l'anno e non ha alcuna giustificazione.

La mia intenzione sarebbe proprio quella di eliminare tale anomalia e costruire una struttura piramidale con al vertice il segretario generale che coordina, esattamente come avviene in tutti gli altri comuni italiani. L'obiettivo è infatti quello di riorganizzare la macchina amministrativa per ottenere risparmi, la cui entità sarà evidente quando il sistema sarà operativo (tale riorganizzazione richiede qualche mese affinché si possa procedere alle necessarie concertazioni sindacali prima di avere una piena ed effettiva operatività).

E arriviamo così alla seconda obiezione che mi viene mossa: rispetto a tutti gli altri sindaci io avrei "saltato la coda" e proceduto alla nomina del nuovo segretario disattendendo la recente legge approvata dal Consiglio regionale in materia.

La recente LR 10/2015 ha esplicitamente previsto una disciplina in deroga per il Comune di Aosta, (comma 2, art 4 LR 10/2015), dichiarato non assoggettato all'obbligo di convenzionamento limitatamente al servizio di segreteria comunale.   Il Comune di Aosta, conseguentemente, per la nomina del segretario applica la vecchia procedura. E non potrebbe essere diversamente, in quanto il Comune di Aosta, che ha in pianta organica 9 dirigenti, è tenuto, come sottolineavo prima e diversamente da tutti gli altri Comuni, ad avviare la concertazione sindacale prevista dalla LR 22/2010 e concludere l'iter procedurale per il conferimento degli incarichi dirigenziali entro 60 giorni dall'insediamento del Sindaco (15 luglio 2015).

A ciò si aggiunga il fatto che il programma di legislatura, nel segno della discontinuità più volte annunciata in campagna elettorale, e la riduzione degli assessorati, prevista dalla recente riforma degli Enti Locali, richiedono di apportare, assieme alla Giunta e con il coinvolgimento dei dirigenti, sostanziali modifiche al modello organizzativo, che non possono prescindere dalla nomina del Segretario generale; è del tutto evidente che non avrei potuto gestire tale cambiamento in regime di prorogatio degli incarichi dirigenziali in essere.

Ovviamente sono convinto che il legislatore, nel modificare la legge sui segretari comunali abbia voluto adeguare tale normativa in seguito alla riforma degli Enti Locali che ha previsto il convenzionamento obbligatorio per il segretario comunale per tutti i comuni ad eccezione di Aosta. Non credo che tali norme siano state fatte per penalizzare Aosta: aspettare la designazione di tutti i segretari avrebbe significato invece bloccare il Comune di Aosta per diversi mesi e impedire, di fatto, la riorganizzazione della macchina amministrativa.

Con questa mia nota spero di poter essere giudicato al termine, e non prima, di questa operazione, che è complessa e, per alcuni difficile da accettare, ma che deve essere necessariamente portata avanti se vogliamo, come sempre proclamato da tutti, strutture più snelle e costi più contenuti nella Pubblica Amministrazione".

Signor sindaco i Giudici hanno scritto la paola fine a questa viceda. A quando le sue dimissioni?

p.m.

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