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CRONACA | 27 ottobre 2015, 16:18

Finisce nel fosso con l'auto, condannato per ubriachezza

Finisce nel fosso con l'auto, condannato per ubriachezza

"Ha bevuto uno o due drink dopo l'incidente, quando è andato da un amico per chiedere aiuto. Solo dopo, tornato sul luogo del sinistro, è stato sottoposto all'alcoltest. Chiedo l'assoluzione".

Così l'avvocato Maria Rita Bagalà al giudice monocratico, che ha poi condannato a due mesi di arresto, 800 euro di ammenda - oltre alla sospensione della patente per sei mesi - Cristiano Accornero (47), di Aosta. Il 25 settembre 2014 finì, con l'auto, nello scavo di un cantiere in via Bramafam. Per il vice procuratore onorario Cinzia Virota quella sera "l'imputato era ubriaco e non si era accorto del cantiere, finendo con due ruote nel fosso. Due testimoni hanno riferito di aver sentito verso la mezzanotte un rumore compatibile con quello dei cartelli tirati giù dall'auto".

Secondo l'avvocato invece il sinistro avvenne prima, verso le 23, al termine di una giornata di lavoro. "Dopo essere andato dall'amico tornò sul posto dove", verso la mezzanotte, con l'aiuto di un altro automobilista e di una corda, "provò a trainare l'auto fuori dal fosso. Il rumore sentito dai testimoni è riferito a questo momento, non all'incidente. Una nostra perizia svolta da un carrozziere afferma che i danni maggiori sono stati subiti dal veicolo proprio durante il traino.

La polizia arrivò alle 0.15 e i due test alcolemici" positivi, con esito compreso tra 0,5 g/l e 1,5 g/l, "sono stati fatti tra le 0.30 e l'1.30". Il processo si è svolto davanti al giudice Marco Tornatore. L'accusa aveva chiesto una condanna a sei mesi di arresto e a 800 euro di ammenda. 

ansa-rava

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