Era una mattina di 15 anni fa. A Cogne si sentiva solo la radio; il segnale Tv era sparito, l'energia elettrica andava e veniva, i cellulari erano fuori uso. Il GR1 di mezzogiorno era un 'bollettino di guerra' ... il giornalista Rai esordiva dicendo "La situazione peggiore la sta vivendo la piccola Regione Alpina” e, con questa frase, ai molti valdostani chiusi in casa e attaccati alla radio, si gelava il sangue.
Chi ha vissuto in prima persona quei momenti dell’ottobre del 2000 non può dimenticare la tragedia che ha colpito la nostra regione. Cogne, uno dei Comuni più feriti in tutta la Valle d’Aosta, ha avuto la fortuna di non contare vittime, ma, nonostante ciò, in tutti i Cognein questa vicenda resterà un segno indelebile nel tempo. Il nostro Comune ai piedi del Gran Paradiso, dopo giorni di pioggia, pioggia e pioggia, ne usciva trasformato e modificato per sempre.
La conta dei danni ammontava a diversi milioni di euro e, all’indomani dell’evento alluvionale, tutto sembrava perso per sempre. Ma proprio in questa situazione di emergenza, lo spirito comunitario che anima noi Cognein da sempre è riuscito a dare il meglio di sé. I primi giorni, grazie ai miracoli di tanti Vigili del Fuoco volontari e di tutta la popolazione presente a Cogne, si è riusciti ad affrontare da soli la situazione, nonostante la strada per Aosta fosse praticamente devastata da frane ed erosioni e tutti i villaggi fossero profondamente colpiti.
Un'immane tragedia, mai vista a memoria d’uomo sul nostro territorio. Dopo giorni di isolamento, fortunatamente, sono arrivati i soccorsi esterni e, grazie, in particolare, al Corpo dei Vigili del Fuoco di Trento, si è riusciti a riprendere il percorso verso la normalità. Un miracolo, che ancora oggi ci lascia increduli, permetteva l’8 di dicembre 2000 di partire con la stagione invernale.
Una citazione recita “Sono le condizioni peggiori a rendere le cose straordinarie” ... così è stato per i Cognein. Il Comune di Cogne, dopo 15 anni, per ricordare l'evento alluvionale, vuole porre l’accento sui rischi naturali presenti nei nostri territori di montagna. In questi anni, nel Comune di Cogne, come in tutta la Valle d’Aosta, sono stati realizzati moltissimi investimenti di protezione, ma è importante sapere che il rischio zero non esiste.
Tutti i cittadini devono continuare a coltivare una cultura di protezione civile per non farsi trovare impreparati in caso di nuove emergenze. Ai genitori dei nostri bambini che non hanno vissuto l’alluvione 2000, vogliamo dire: trovate il tempo per raccontare loro cosa è avvenuto 15 anni fa, portateli a vedere le ferite e i segni ancora visibili di quell’evento, fate in modo che anche loro si rendano conto che vivono in un paese bellissimo, ma che, essendo un paese di montagna (con pendii molto forti), è potenzialmente soggetto a seri problemi di rischio idrogeologico.
Non vuole essere catastrofismo o terrorismo, ma educazione civica e conoscenza della realtà. Solo una comunità che conosce il proprio territorio è una comunità “adulta”, cosciente dei rischi che comporta vivere in un Paradiso sospeso fra montagne e torrenti. A 15 anni di distanza, l'Amministrazione comunale rinnova la propria riconoscenza verso tutti coloro che, in quei giorni particolarmente difficili, si sono impegnati in prima persona nei soccorsi per consentire alla comunità di superare uno dei momenti più complicati della sua storia.