“Il futuro per il settore delle costruzioni in Valle d'Aosta si prevede ancora nero”. Non ha dubbi al riguardo Federico Della Pupa, del Centro studi di Mestre, che nella sede della Cassa edile di mutualità e di assistenza della Valle d'Aosta ha illustrato i dati relativi alla prima rilevazione del 2015 dell'Osservatorio di mercato sul sistema delle costruzioni in Valle.
Nel 2015 si prevede una ulteriore contrazione del Pil per l'edilizia (-1%) e un calo dell'occupazione (-2,6%). Secondo Della Pupa “il sistema è pronto per ripartire ma manca la domanda: il settore pubblico dovrebbe dare l'esempio, cominciando dalla riqualificazione energetica dei propri edifici”. Secondo l'Osservatorio in Valle d'Aosta la crisi del settore pesa in maniera molto pesante perchè le costruzioni rappresentano l'8.5% sul Pil regionale, a fronte del 5.1% nazionale.
“Se questo settore soffre – ha detto Della Pupa - tutta l'economia valdostana ne risente”.Il calo del Pil del settore (otto milioni di euro stimati nel 2014 rispetto all'anno precedente), la continua diminuzione di imprese di costruzioni (601 l'anno scorso contro le 870 del 2007) e di operai attivi (3.283 nel 2014 contro i 4.975 del 2007) hanno per alcuni aspetti rafforzato il sistema. Nei primi cinque mesi del 2015 infatti è aumentato il numero medio di operai per impresa (circa 5,5, con meno stranieri e più italiani), ed è diminuito “più che proporzionalmente” il ricorso alla cig (-22%) come il numero di ore di assenza per infortuni (-35%).
La crisi ha dunque portato ad una riorganizzazione delle imprese edili a cui però non si è registrata una ripresa del mercato immobiliare, che nel 2014 ha registrato una contrazione ulteriore del 3%, che si trasforma in -50% dall'inizio della crisi. Non manca qualche piccolo segnale confortante: a fronte di una diminuzione dell'1.3% delle ore lavorate, cala anche l'incidenza della cassa integrazione, al pari delle ore di assenza dal lavoro per malattia, ma anche per infortuni (nel 2014 calati del 47.9% e ancora in diminuzione nel 2015).
Con la contrazione del mercato, poi, diminuiscono anche le imprese di fuori Valle che insistono sulla nostra realtà, portando a un rafforzamento del sistema valdostano, con addetti per impresa che aumentano. Infine, per con gli impiegati italiani che crescono del 3.3%, si nota un crollo degli stranieri (-15%).











