A cosa saranno destinate le tredicesime in arrivo? Circa il 65% sarà assorbito da rate, mutui, bollette e tasse. Nel dettaglio, il 29% se ne andrà per il pagamento di prestiti, mutui e rate, mentre il 23% sarà destinato a bollette e utenze. Consistenti anche le cifre che verranno utilizzate per rc auto, tasse e bolli vari. Di conseguenza, ben poco degli oltre 50 miliardi e mezzo di euro in arrivo rimarrà agli italiani per spese voluttuarie, regali di Natale e viaggi.
Le tredicesime rappresentano una vera e propria boccata di ossigeno per i cittadini, anche se, a conti fatti, rimarrà loro ben poco in tasca. La maggior parte degli importi, infatti, sarà erosa dalle numerose scadenze di fine anno e dal livello ancora sostenuto dei tassi di interesse, in particolare sui finanziamenti.
Il risultato è che solo il 9,7% del monte tredicesime rimarrà nelle tasche delle famiglie per regali, pranzi, cenoni ed eventuali viaggi.
Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, importi rilevanti saranno destinati ai rincari delle assicurazioni, la cui incidenza sulle tredicesime ammonta al 16,3%, nonché alle rate di mutui e prestiti, voce da sempre in testa alla classifica delle componenti che intaccano la gratifica natalizia, con un’incidenza quest’anno pari al 29,1%. Altre voci importanti sono quelle relative alle tasse (12,75%), all’aumento dei prezzi, che si mantengono su livelli elevati (6,25%), e alle spese per la salute (no ticket), la cui incidenza scende leggermente al 2,8%.
«Di fronte a tale situazione, quello alle porte rischia di confermarsi un altro Natale freddo sul fronte dei consumi e dei regali, che peraltro molti hanno anticipato approfittando degli sconti del Black Friday – afferma Federconsumatori – una situazione di difficoltà delle famiglie a cui, nella manovra, non si dà alcuna risposta».













