Molti valdostani oggi, ascoltando nei vari telegiornali le dichiarazioni dell’avvocato che ha fatto cadere per quattro esponenti del movimento No Tav l’accusa di terrorismo, avranno visto un viso non sconosciuto. L’avvocato a capo del pool difensivo dei quattro imputati: Chiara Zenobi, Claudio Alberto, Niccolò Blasi e Mattia Zanotti, vale a dire Claudio Alberto Novaro, è infatti originario di Aosta, dove ha vissuto sino alla fine del Liceo Scientifico.
Figlio unico di Luigi Silvio Novaro, che era un noto imprenditore nel ramo degli esplosivi per la cantieristica, “Chicco”, come era chiamato dagli amici, era un play maker roccioso e aggressivo dello storico Rouge et Noir al fianco di un giovane Luigi Frosini, allora giocatore ed oggi direttore generale della medesima società. Trasferitosi a Torino dove ha uno studio in via Susa, l’avvocato Novaro ha rappresentato la difesa anche in alcuni processi celebratisi al Tribunale di Aosta; la sua specialità sono i reati contro l’ordine pubblico.
Dopo la sentenza, che ha fatto cadere l’accusa di terrorismo nei confronti dei quattro, accusati dell’assalto al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte, avvenuto il 13-14 maggio 2013, Novaro ha detto: «E’ accaduto quello che avevamo sempre pensato fin dall’inizio; che l’accusa fosse sproporzionata rispetto ai fatti contestati.» Gli imputati sono stati condannati a tre anni e mezzo di reclusione (l’accusa ne aveva chiesti nove) per danneggiamento.












