/ ECONOMIA

ECONOMIA | 21 agosto 2014, 17:06

EXPORT: Valle d'Aosta chiude 2013 con flessione del 3,7%

In calo del 13% il settore degli alimentari

In calo del 13% il settore degli alimentari

Nel 2013 il valore delle esportazioni della Valle d'Aosta si è attestato a 573 milioni di euro, con un calo del 3,7% rispetto all'anno precedente. E' quanto emerge dallo studio "L'Italia nell'Economia internazionale 2013-2014", il 28/o rapporto annuale sul commercio estero dell'Ice (agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane).

L'incidenza dell'export valdostano - sul totale delle vendite all'estero dell'Italia - è scesa di un punto decimale rispetto all'anno precedente, toccando lo 0,1%. Si segnala, inoltre, un netto decremento anche per le importazioni della regione, diminuite nel 2013 del 19,3%, per il terzo anno consecutivo.

"Nonostante le difficoltà riscontrate nel 2013 - ha commentato il direttore generale dell'Ice, Roberto Luongo - i dati del primo trimestre del 2014 sembrano promettere un recupero delle esportazioni, con un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, mentre va riducendosi la caduta delle importazioni". Le esportazioni dei primi tre mesi del 2014 risultano in crescita in quasi tutti i principali settori: dal +6,9% degli autoveicoli al +12,4 % della meccanica, dal +27,2 % dei prodotti in metallo all'+8,3% degli articoli in gomma. L'unica eccezione è data dalla metallurgia che ha registrato, anche in questo primo trimestre, una contrazione del 5,3%. 

Riguardo ai principali mercati di sbocco, l'export valdostano del 2013 è risultato sostanzialmente stabile nel primo mercato, costituito dalla Francia (-0,2%), mentre ottime performance ha fatto registrare in Germania (+6,4%) e in Polonia (+7,4%). Le riduzioni più significative si sono verificate, oltre che nel Regno Unito (-16,5%), nei mercati più lontani, quali Stati Uniti (-26,1%) e Brasile (-13,4%); ad esse si è contrapposto un forte incremento nei mercati asiatici, in particolare in Cina e in Corea del Sud (rispettivamente +75,6% e +6,6%). 

L'analisi disaggregata per settori mostra che, a dispetto di segnali positivi derivanti da settori marginali, nei principali settori di export della regione è prevalso il segno meno, fatto registrare, in primis dalla metallurgia (-3,7%), dagli alimentari, bevande e tabacco (-13%) e dalla meccanica (-15,5%). Eccezione rilevante è costituita dal settore dei mezzi di trasporto, con il sottosettore degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi che ha segnato un +4,6%. 

ansa rava

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore