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POLITICA | 24 luglio 2014, 16:18

CASA: Baccega, 'Spero che legge casa si discuta in aula'

Mauro Baccega

Mauro Baccega

"Credo che non ci saranno problemi affinché, come ho avuto modo di annunciare durante la seduta del Consiglio regionale di fine giugno il disegno di legge possa essere già iscritto nella prossima seduta del Consiglio regionale". Mauro Baccega, assessore regionale ai Lavori Pubblici, esprime così la soddisfazione per l'approvazione in Terza commissione consiliare e dall'Assemblea del Consiglio Permanente degli Enti Local il disegno di legge di modifica della legge regionale 13 febbraio 2013, n. 3 in materia di politiche abitative.

«Durante l’audizione consiliare - spiega l’Assessore Mauro Baccega - ho potuto chiarire ai colleghi consiglieri le motivazioni per le quali si è deciso di intervenire immediatamente a modificare la legge sulla casa a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 168 dell’11 giugno 2014, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del requisito di residenza nella regione da almeno otto anni, maturati anche non consecutivamente, per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica.» Nella stessa mattinata l’Assessore ha incontrato i rappresentanti degli Enti Locali, riuniti in Assemblea, spiegando che le modifiche introdotte sul requisito di accesso alle case popolari. Per l'assessore, le modifiche comporteranno, di fatto, "un ampliamento del numero degli ammessi alle graduatorie dei bandi ma che per evitare ogni effetto negativo sulle graduatorie oggi vigenti abbiamo inserito nel disegno di legge un’apposita norma transitoria".

In questo modo sarà possibile procedere all'aggiornamento straordinario delle graduatorie garantendo che le stesse continueranno a mantenere la loro validità ed assicurando così ai Comuni la possibilità di continuare legittimamente ad assegnare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. "Con questo intervento legislativo - conclude Baccega - si anticipano ed annullano i rischi di eventuali effetti negativi derivanti da contenziosi amministrativi che avrebbero potuto determinare l’annullamento delle graduatorie".

aostacronaca.it

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