Dopo una cinquantina di giorni di faziosa e ideologica guerra politica che ha bloccato, con grave danno, le attività amministrative ed economiche della Valle, si profila all’orizzonte una nuova Giunta regionale che muove le mosse dal risultato elettorale del 26 maggio 2013.
Ennio Pastoret e Maurizio Martin stanno lavorando ad un rimpasto di Giunta per ridare alla Valle d’Aosta un governo come indicato dagli elettori. Vale a dire si ritorna la governo di Uv e Stella alpina.
L’attività è frenetica perché i tempi oramai stringono. Lo scioglimento anticipato si avvicina rapidamente e non si può correre il rischio che per qualche svista procedurale il tutto vada a monte.
Sul piano politico, invece, Pastoret e Martin stanno cercando la quadratura del cerchio con Leonardo La Torre e Ego Perron. L’ipotesi è di un mini rimpasto di Giunta a termine, quanto meno fino alle lezioni comunali del prossimo anno che potrebbero aprire nuovi orizzonti per alleanze politiche in grado di ampliare la maggioranza regionale.
“Meno si tocca e meglio è” si sente dire nella ricomposta maggioranza. Il problema è cos’è il meno. Infatti, se la maggioranza si è ricompattata è per buona parte merito di Augusto Rollandin che, con grande senso di responsabilità, ha mantenuto a dritta il timone della barca che pare stesse affondando e che era già stata abbandonata dai soliti cuor di leone. I soliti cuor di leone che se la fanno sotto ad ogni stormir di fronde.
Poiché Leonardo La Torre ha ribadito più volte che per lui non vuole niente, allora è da trovare la quadratura del cerchio per Ego Perron. E’ necessario poi verificare le intenzioni di Rollandin che per favorire il ricompattamento della maggioranza ha dato la disponibilità a fare un passo indietro. Se il passo indietro significa uscire dal Governo allora la cosa è pressoché fatta: Aurelio Marguerettaz presidente ed Ego Perron al Turismo. Se invece, visto che la soluzione della crisi è da ascrivere alla tenuta di Rollandin, non si libera il posto della presidenza della Giunta, allora potrebbe essere sacrificato Joel Farcoz, l’assessore all’Istruzione e cultura al quale ambisce Ego Perron; oppure ci potrebbe essere una staffetta all’assessorato all’Agricoltura.
Su tutto pesa però l’inchiesta giudiziaria relativa alle spese pazze dei gruppi. Infatti se gli indagati della maggioranza (così come quelli dell’opposizione) dovessero essere condannati dovrebbero lasciare il Consiglio Valle e quindi, se facessero parte del Governo regionale, sarebbe necessario un nuovo rimpasto.
Sono queste le questioni in bella evidenza sul tavolo di Pastoret e Martin che, invece, sulle cose da fare subito in campo politico-amministrativo hanno già la lista pronta. La questione è ancora intrigata ma, quantomeno, si sta finalmente lavorando su un rimpasto che potrebbe anche non prevedere alcun movimento in attesa delle sentenze per l’inchiesta gruppi.
La crisi aperta sul nulla si avvia alla conclusione. La Valle d’Aosta è rimasta bloccata per circa due mesi, finalmente la politica responsabile sta trovando una via di uscita, ma è stata scritta una delle più brutte pagine della Valle d’Aosta.













