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EVENTI E APPUNTAMENTI | 04 marzo 2014, 08:40

TEATRO: Epifanio e 'gli altri', allo Splendor il meglio di Antonio Albanese

Cetto La Qualunque, uno dei personaggi 'cult' di Albanese

Cetto La Qualunque, uno dei personaggi 'cult' di Albanese

Il timido Epifanio e l’inquietante Alex Drastico furono le prime maschere che lo fecero conoscere; poi venne il lunare allenatore di calcio che adombrava lo Zeman all’epoca del Foggia e che dirigeva i giocatori gridando “da ‘ddò a ‘ddà” (di qui a là in pugliese).

Da allora l’universo di Antonio Albanese si è via via popolato di tante figure che l’attore ha deciso dii riunire in un solo spettacolo, “Personaggi”, che la Saison Culturelle propone mercoledì 5 e giovedì 6 marzo, alle 21, al Teatro Splendor di Aosta. Antonio Albanese, divenuto noto grazie alla esilarante galleria di personaggi di Mai dire gol negli anni '90 si è poi rivelato negli anni successivi uno degli attori più interessanti del panorama comico italiano. E non solo comico, perché la sua carriera inizia come attore drammatico e le sue doti in questo campo non sono certo da trascurare. Nel suo spettacolo teatrale, il comico pugliese propone al pubblico una galleria di personaggi (Epifanio, L'ottimista, il sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego), maschere e insieme prototipi della nostra società che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Li conosciamo e li amiamo per quello che sono, che fanno, che dicono: i suoi personaggi sono feroce satira di un Paese alla deriva.

Sono esseri ricchi di umanità, intesa come carrellata di vizi, difetti e punti deboli. I suoi personaggi sono vivi, in continua evoluzione in un contesto che cambia: nuovi racconti, nuovi aneddoti per il serafico sommelier, per il disonesto politico, nuove strategie per il Ministro della Paura... ma anche nuova poesia per il tenero Epifanio. Chi non li conosce ancora, li deve incontrare, per provare a non giudicare le persone che si incontrano tutti i giorni. La nevrosi, l'alienazione, lo scardinamento affettivo della famiglia, l'ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama che Antonio Albanese ha scritto con la collaborazione di Michele Serra.

Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità. Come dice lo stesso Albanese: «Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti.» I I biglietti per lo spettacolo sono al momento esauriti, ma le rinunce dell’ultimo minuto offrono sempre qualche posto ai ritardatari. Pertanto gli organizzatori invitano gli spettatori interessati a presentarsi un’ora prima dello spettacolo per la consegna delle contromarche.

agostino borio

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