L'indagato è latitante da oltre un anno, ma intanto la procura di Torino ha chiuso le indagini e contestualmente ha chiesto il rinvio a giudizio per lo spacciatore gabonese che il 3 dicembre 2011 vendette dosi di droga Francesco Grauso e ad Alessandro Cadeddu, i due aostani che, per giungere più in fretta all'appuntamento con il pusher, investirono un'intera famiglia uccidendo un bimbo di sette anni a Torino.
Da mesi sull'extracomunitario, che ha dichiarato di avere 23 anni, pende un mandato di arresto europeo dopo che era stato arrestato per spaccio dalla polizia locale di Torino ed era poi stato liberato dal Tribunale del Riesame. Quando il gip ha spiccato un nuovo mandato di arresto legato all'incidente, su richiesta del pm Gabriella Viglione, il gabonese aveva già fatto perdere le proprie tracce.
Durante il periodo di latitanza sono state trovate tracce del suo passaggio in Nigeria e in Francia, ultimo Paese in cui è stato individuato.












