Da Uvp e Pd valdostano arrivano forti critiche al ddl della maggioranza (esaminato ieri in Prima commissione consiliare) che propone 293mila euro come tetto massimo per gli stipendi dei manager delle societa' partecipate.
“Occorre ''intervenire rapidamente - sostiene il consigliere dell'Union valdotaine progressiste Laurent Vierin - con un testo di legge che, prima della fine della legislatura, possa legiferare concretamente su questo tema''. Vierin giudica ''sproporzionata ed improponibile la cifra di 293 mila euro”, e riferisce: ''Abbiamo assistito, nel corso del dibattito in commissione, ad una singolare proposta, avanzata dalla maggioranza, di rimandare il testo alla prossima legislatura, e 'ragionare con calma sulla questione', che fa chiaramente emergere la mancanza di volontà, o l'incapacità, di intervenire in materia''.
Per il segretario e consigliere regionale del Pd Raimondo Donzel “la maggioranza regala ancora una carota ai dirigenti delle società partecipate e prende a bastonate i dipendenti''.''Si ha la sensazione – afferma Donzel - che la maggioranza regionale si sia squagliata come neve al primo sole di primavera. Ancora più grave è l'esitazione nel merito, visto che con la legge si doveva concretizzare un ordine del giorno approvato all'unanimità in Consiglio regionale sulla riduzione dei compensi dei manager delle società pubbliche''.
Secondo Donzel ''la beffa è che si prevede il blocco della contrattazione dei dipendenti, i quali invece sono in attesa degli esiti della contrattazione nazionale e soprattutto aziendale''.
