Chissà come se la ride, il buontempone (anche un po' filosofo, però) che più di dieci giorni fa ha infilato una spugna nella mano della statua di Giulio Cesare, quella in Avenue du Conseil des Commis, di fronte alla stazione ferroviaria di Aosta.
Due giorni dopo la comparsa della spugna nella mano dell'illustre romano un giornale locale aveva pubblicato una foto molto simile a questa, e nessun giornalista di altre testate pensò di scattarne un'altra, nella certezza che quel giorno stesso il Comune avrebbe eliminato l'offesa in pochi minuti, inviando sul posto un fattorino munito di scala. Invece è trascorsa una settimana, anzi quasi due, e Giulio Cesare se ne resta con la spugna in mano.
Si fa finta di niente solo perché la statua rappresenta il potere di Roma?












