Desidero intervenire in merito al "sondaggio" realizzato dalla fantomatica associazione "Comunque valdostani" e divulgato dal sito valledaostaglocal.it. Mi chiedo su quali basi sia stato effettuato il sondaggio, quale il campione della popolazione interpellato, quante risposte siano effettivamente pervenute ai rilevatori... perché immagino che prima di attribuire a un sondaggio esiti così precisi sulla situazione sociale del paese - e su questa base giudicare l'operato di un amministratore - sia stato fatto un lavoro preparatorio accurato.
Non intendo certo contestare il voto che mi è stato assegnato: ogni giornalista è naturalmente libero di esprimere la propria opinione su tutto, di attribuire giudizi e sputare sentenze su quello che crede. Sarebbe forse non solo moralmente corretto, tuttavia, non dare credito di sondaggio a poche (una? due? forse nessuna?) opinioni espresse non si sa dove e in quale occasione. La motivazione del voto, soprattutto, mi lascia perplesso. La stessa settimana dell'insediamento ho incontrato le forze dell'ordine per stabilire un controllo più capillare del territorio mediante l'intensificazione delle ronde. Pochi mesi dopo ho chiamato il comandante dei Carabinieri di Aosta, Luigi Di Vita, a tenere un incontro con la popolazione su come evitare raggiri, truffe e furti da parte di malintenzionati. Ho moltiplicato il numero e aumentato la qualità delle telecamere disposte in punti sensibili del paese. Infine, ho migliorato l'illuminazione di zone del territorio precedentemente trascurate. Per non parlare delle innumerevoli occasioni offerte ai cittadini, in collaborazione con le associazioni del paese, per incontrarsi e condividere insieme una parte del tempo libero, contribuendo in tal modo, tra l'altro, a migliorare il controllo sociale.
Cosa avrebbe potuto fare di più l'amministratore di un piccolo comune quale il mio?Ciò da cui tuttavia sono rimasto più colpito - le confido - è il cenno al problema della tossicodipendenza, che non nego ci sia e possa conoscere in futuro una nuova recrudescenza, ma che da qualche anno a questa parte, e particolarmente oggi, non rappresenta più un'emergenza per il paese, i cui amministratori prestano comunque la massima attenzione ai segnali di disagio giovanile, in collaborazione con le autorità sanitarie preposte. E' deprimente constatare quanto sia difficile per una comunità che sta cercando di rinnovarsi, uscendo da pregresse situazioni di chiusura, scrollarsi di dosso preconcetti e luoghi comuni, tanto più se questi sono presenti persino tra gli operatori della comunicazione sociale.
Detto questo, spero veramente che quanto affermato nel "sondaggio" sia il frutto di qualche segnalazione scorretta o di un superficiale approccio dell'estensore dell'articolo al problema e non di un sentore diffuso tra la popolazione, che implicherebbe un'attenzione ancora maggiore da parte dell'Amministrazione comunale e dell'intera Comunità che ho l'onore di rappresentare. Saluti cordiali. Battistino Delchoz
Caro sindaco, non entro nel merito delle sue considerazioni e la ringrazio per il suo intervento. Nella presentazione del sondaggio abbiamo scritto chiaramente che non vi è nulla di scientifico ma che è una fedele riproduzione di ciò che pensano gli elettori. Forse noi abbiamo incrociato solo quelli di opposizione ma le assicuro che quanto riportato è un sentore diffuso tra i suoi amministrati. Le faccio osservare che in occasione della pubblicazione del sondaggio sui sindaci della Valdigne abbiamo ricevuto lettere ben più virulente della sua dicendo che il gradimento del sindaco Fabrizia Derriard era semplice invenzione in quanto "odiata da tutti". Dopo due settimane il sindaco uscente si è conquistata la candidatura proprio tra chi l'aveva criticato. Grazie ancora per il suo intervento. Continui a leggerci e ci tenga informati sull’attività della sua amministrazione che siamo ben lieti di pubblicare le sue buone pratiche. Con stima. pm












