“Siamo impegnati e ci sforziamo di intercettare una domanda nuova, fatta di persone che stanno subendo un crollo del reddito a causa dell’emergenza”. Luca Girasole, assessore alle politiche sociali del comune di Aosta commenta l’avvio del Servizio che in poche ore ha ricevuto oltre cento telefonate.
Contrariamente ad altri comuni che hanno scelto l’emissione di buoni spesa utilizzabili presso gli esercizi commerciali, individuati a seguito di manifestazione di interesse, il Comune di Aosta, per evitare speculazioni e comportamenti scorretti dei soliti furbetti che proliferano nelle situazione di emergenza, ha scelto di fornire direttamente la spesa.
La platea dei beneficiari della misura è individuata tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici (es. cassa integrazione ordinaria o straordinaria, REI/RDC...).
Delle oltre cento domande un’ottantina sono state accettate ed acquisite agli atti. Di questa una trentina state quelle ritenute idonee a ricevere fin da subito il contributo, sulla base di quanto previsto dal decreto della protezione civile che stanziava le risorse e dalla nostra successiva delibera.
“A breve – precisa l’assessore (nella foto) – riceveranno a domicilio i generi alimentari da loro richiesti, e portare quindi a 40 il totale delle spese effettuate e consegnate dopo i primi 2 giorni di funzionamento del servizio”.
L'orario in cui telefonare non può essere ampliato rispetto all'attuale (9-12) o esteso al pomeriggio perché; dalle 12 in poi gli operatori devono effettuare le verifiche su ogni singola pratica, comunicare l'esito al richiedente e informare le cooperative del servizio da effettuare l'approvvigionamento degli alimenti da consegnare avverrà in più esercizi “in modo – spiega Girasole distribuire le risorse a più commercianti”.
L’assessore ha sollecitato gli uffici di valutare, almeno per alcuni prodotti, la possibilità di acquistarli anche nei piccoli punti vendita cittadini, “che sicuramente sono quelli più in difficoltà a causa di questa situazione”. La discriminante, ovviamente, è il prezzo dei prodotti perché acquistando ad un costo più basso saremo grado di consegnare più prodotti a chi ne ha bisogno.
Nel dare atto “a tutti quelli che sono impegnati nel servizio, dal ricevimento delle telefonate alle consegne, dai tecnici informatici a chi istruisce le pratiche” invita tutti coloro che si rivolgono al servizio stesso, “ad avere pazienza perché gli uffici stanno lavorando senza sosta ma le chiamate sono moltissime e quindi è difficile prendere la linea. Capiamo che questo sia fastidioso ma chiediamo di capire che anche chi risponde al telefono lavora senza tregua e può soddisfare una sola chiamata alla volta”.
L’assessore ricorda poi che hanno diritto a richiedere il servizio spesa SOLAMENTE I RESIDENTI AD AOSTA. In questi giorni, infatti, sono giunte chiamate anche da molti comuni della valle e queste chiamate, oltre a far perdere del tempo, rendono ancora più intasate le linee. Dopo la pausa del fine settimana il servizio riprenderà lunedì 6 aprile dalle 9 alle 12