/ AMBIENTE

AMBIENTE | 25 dicembre 2019, 17:08

Dopo la tregua di Natale le perturbazioni tornano ad essere protagoniste

Problemi valanghivi: neve ventata e valanghe da slittamento. Il pericolo valanghe sta diminuendo lentamente. Il pericolo valanghe è più alto lungo la dorsale di confine con Francia e Svizzera e cala progressivamente andando verso il sud-est della Regione (accumuli meno diffusi e meno spessi)

Dopo la tregua di Natale le perturbazioni tornano ad essere protagoniste

Il Centro Funzionale Meteo della Regione Autonoma Valle d'Aosta segnala che tranne un possibile episodio perturbato venerdì, fino a martedì il tempo sarà caratterizzato da bel tempo, presenza discontinua di vento intenso e alta pressione. Un campo anticiclonico sulle coste atlantiche cerca di sospingere verso Est la corrente a getto che unita all'alta pressione al suolo sulla Francia comportano vento intenso in quota e in forma di Foehn in quasi tutte le valli. Tra giovedì sera e venerdì mattina un nocciolo freddo in quota passerà sulla Svizzera, portando vento forte e neve principalmente sui rilievi di confine estero, e sabato un ritorno da NE di aria gelida artica, ma già domenica l'alta pressione comincerà a far risalire le temperature, prima in quota, più lentamente nelle valli, con significative inversioni termiche.

GIOVEDI 26 DICEMBRE

Inizialmente soleggiato. Velature pomeridiane in arrivo da Ovest, sempre più estese e spesse. Qualche nevicata dalla serata sui confini esteri.

VENERDI 27 DICEMBRE

Nuvoloso a SE con qualche goccia durante le ore centrali; cielo molto nuvoloso o coperto a NW e nelle zone centrali con bufere di neve oltre 1100 m in montagna.

PERICOLO VALANGHE

Valanghe provocate: ci sono ancora molti accumuli spessi e instabili a tutte le esposizioni
il distacco di lastroni superficiali di grandi dimensioni è possibile già al passaggio di uno sciatore/escursionista sui pendii ripidi (>30°) sopra i 2200 m. I lastroni sono sia soffici (più facili da staccare, ma più piccoli) sia duri. Gli accumuli si trovano nei pressi di creste e colli, ma talvolta anche in pieno pendio. Soprattutto nel nord e ovest della Regione, è richiesta un'ottima esperienza e una prudente scelta dell'itinerario, perché gli accumuli sono molto diffusi e non sempre evitabili (valutare l'eventuale rinuncia).

Valanghe spontanee: pericolo in netto calo rispetto ai giorni scorsi
- nel nord-ovest ancora possibili isolati lastroni in quota, soprattutto alle esposizioni sud-est, con valanghe molto grandi.
- possibili valanghe di fondo dai pendii molto ripidi erbosi/rocciosi sotto i 2500 m. Distacchi possibili a tutte le ore.
- Scaricamenti dai pendii soleggiati molto ripidi, sotto le rocce.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore