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CULTURA | 20 novembre 2017, 12:26

'Il viaggiatore del nord' di Stevanon in concorso al Festival Internacional de Cine Arqueológico

Il regista valdostano Alessandro Stevanon

Il regista valdostano Alessandro Stevanon

Sempre più internazionale l'opera del regista valdostano Alessandro Stevanon. "Il viaggiatore del nord", documentario prodotto da Akhet srl e da Stevanon e diretto dallo stesso regista, dopo l’anteprima mondiale alla XXVII Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto (TN), è stato selezionato per il 17° Festival Internacional de Cine Arqueológico del Bidasoa che avrà luogo dal 20 al 25 novembre 2017 nella città di Irun situata nella comunità autonoma dei Paesi Baschi (Spagna).

Il film, realizzato con il patrocinio della Regione e la sponsorizzazione di Expo Vda, racconta, attraverso immagini inedite realizzate direttamente nel corso dello scavo archeologico, il rinvenimento del tumulo funerario del Guerriero Celtico,  avvenuto durante gli interventi archeologici propedeutici all’ampliamento dell’Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta. Un ritrovamento unico nel panorama delle Alpi nord-occidentali, che ha aperto nuovi e inaspettati scenari sui movimenti dei popoli di tradizione celtica della prima età del Ferro.

Protagonisti del documentario sono David Wicks, Ian Marsden e Daniele Sepio, archeologi della società Akhet che ha realizzato le attività di scavo che hanno portato alla scoperta del tumulo ed al ritrovamento della sepoltura.

I lavori sono stati commissionati da Coup srl e eseguiti sotto la costante supervisione della Direzione Scientifica di Gaetano De Gattis e di Patrizia Framarin della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione autonoma della Valle d’Aosta, ufficio Patrimonio Archeologico.

Il Festival Internacional de Cine Arqueológico del Bidasoa è nato nel 2001 come iniziativa congiunta del Consiglio Comunale di Irún e del Centro ARKEOLAN per la ricerca e gli studi archeologici e storici.

Tra i suoi obiettivi c'era la diffusione del progetto per la creazione del Museo romano di Oiasso, un'istituzione a cui è stato collegato sin dalla sua inaugurazione nel luglio 2006. Lo scopo del Festival è quello di far conoscere l'archeologia al grande pubblico attraverso la diffusione di opere audiovisive derivanti dal lavoro degli archeologi, assicurando la promozione e la diffusione di tali opere.

i.d.

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