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CRONACA | 04 novembre 2025, 17:33

Il Tricolore nelle mani dei giovani

Una cerimonia intensa e solenne per il 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, che ha unito memoria, gratitudine e speranza. La consegna della bandiera agli studenti della “Eugenia Martinet” segna il passaggio del testimone tra chi ha difeso la Patria e chi ne costruirà il futuro

Il 4 Novembre non è solo una data sul calendario: è un giorno che parla di identità, di sacrificio e di continuità. Nella Cattedrale di Aosta, la Santa Messa officiata da Monsignor Franco Lovignana ha aperto le celebrazioni del Giorno dell’Unità Nazionale e della Festa delle Forze Armate, ricordando i caduti di tutte le guerre e invitando a custodire la pace come il più alto dei beni comuni.

Poi, nella caserma “Cesare Battisti” del Centro Addestramento Alpino, il silenzio delle armi ha lasciato spazio al suono limpido della tromba, al momento dell’Alzabandiera e alla deposizione della corona d’alloro. Gesti semplici e solenni, che parlano la lingua del rispetto e della memoria.

La lettura dell’allocuzione del Presidente della Repubblica ha richiamato i valori fondanti dell’unità nazionale, della democrazia e del servizio al Paese, mentre il sindaco Raffaele Rocco ha sottolineato come la memoria dei sacrifici del passato debba diventare responsabilità civile nel presente.

Ma è stato il gesto conclusivo a dare alla cerimonia il suo significato più profondo: il Colonnello Alessandro Nossen, Vice Comandante del Centro Addestramento Alpino, ha consegnato il Tricolore a due giovani allievi dell’Istituzione scolastica “Eugenia Martinet”.
Un momento di grande emozione, simbolo del passaggio tra generazioni: dalle mani di chi serve lo Stato a quelle di chi lo rappresenterà domani, con il proprio impegno, la propria cultura e la propria coscienza civile.

La celebrazione a Courmayeur

Il sorriso dei ragazzi, accanto all’orgoglio dei militari, ha incarnato l’essenza del 4 Novembre: l’Italia che ricorda, ma anche l’Italia che cresce, che educa, che affida ai giovani il compito più importante — quello di portare avanti, con libertà e con onore, il senso profondo dell’unità e della pace.

Oggi più che mai, la bandiera consegnata non è solo un simbolo. È una promessa: che i valori per cui tanti hanno combattuto continuino a vivere nel cuore delle nuove generazioni.

pi-am.b.

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