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INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ | 21 ottobre 2025, 11:23

Meta – contro la violenza: teatro e rugby per educare al rispetto

Una serata al Giacosa per trasformare lo sport in linguaggio di rispetto e il teatro in lezione di umanità. Quando la forza incontra l’ascolto, la violenza non trova più spazio.

Meta – contro la violenza: teatro e rugby per educare al rispetto

A volte le parole non bastano. Per spiegare cosa significa rispetto, fiducia, collaborazione, serve un gesto. O una partita. O uno spettacolo che parli la lingua dell’anima e del corpo insieme. È quello che accadrà mercoledì 19 novembre, alle 20.30, sul palco del Teatro Giacosa di Aosta, dove andrà in scena META – Contro la violenza, un progetto che intreccia teatro e rugby per raccontare, con forza e sensibilità, il bisogno profondo di una società più giusta e rispettosa.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali nell’ambito dei progetti antiviolenza, e nasce da una sinergia rara ma preziosa tra il Centro Donne Contro la Violenza di Aosta, lo Stade Valdôtain Rugby e il Movimento Artistico Socio Culturale (MASC). Il testo e la regia portano la firma di Giulia Corradi, che ha saputo tradurre in scena la forza di una meta sportiva in un simbolo di rispetto reciproco.

Nel rugby, come nella vita, la meta non si raggiunge da soli.
Si arriva insieme, avanzando con fatica ma con fiducia, accettando la regola, ascoltando l’altro. Da questa metafora nasce il cuore dello spettacolo: un viaggio che attraversa l’infanzia, la scuola, la giovinezza e l’età adulta, per mostrare come gli stereotipi, la paura e il silenzio diventino, giorno dopo giorno, terreno fertile della violenza.

Questo progetto rappresenta un modo diverso ma potente di parlare di rispetto e di parità,” ha sottolineato l’Assessore Carlo Marzi. “Il teatro, come lo sport, è un luogo di incontro, di crescita condivisa e di emozioni. META si inserisce in un percorso che l’Assessorato porta avanti durante tutto l’anno, con l’obiettivo di costruire un cambiamento profondo e duraturo, partendo dal rispetto reciproco e dalla responsabilità condivisa.”

Lo spettacolo – gratuito, con iscrizione su Eventbrite – non è una semplice rappresentazione, ma un’esperienza collettiva. Chi entrerà in sala non sarà solo spettatore: diventerà parte di una riflessione condivisa, un piccolo atto di resistenza contro la banalità del male quotidiano.

META è anche un segno concreto di una rete che funziona: quella che unisce istituzioni, associazioni, scuole e cittadini attorno al Forum permanente interistituzionale contro la violenza di genere, un laboratorio costante di ascolto, prevenzione e sostegno.

In un tempo in cui la violenza sembra moltiplicarsi dietro porte chiuse o schermi illuminati, questo progetto ricorda che la comunità ha ancora il potere di reagire.
Che il rispetto si insegna e si impara.
E che, a volte, una meta – sul campo o sul palco – può davvero cambiare una vita.

pi.mi.

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