Il cittadino, spesso e volentieri, si trova a pagare bollette, servizi o semplicemente a fare un pieno di benzina o gasolio e smoccola un fiume di parolacce, visto i continui rincari. Al limite cerca di leggere e capire la bolletta, ma dopo pochi minuti si arrende.
Proviamo a vedere quali sono, a volte, i costi nemmeno tanto nascosti ma che nessuno di noi riesce a comprendere.
Prendiamo ad esempio la benzina. A parte il costo della materia da raffinare, i due balzelli che emergono sono l’IVA, al 22%, che incide per il 18% sul prezzo finale, e le accise, al 40%. In totale, il 58% del prezzo è fatto di imposte che versiamo allo Stato. Tenendo conto che le accise vengono sommate al costo industriale e poi, su tutto, si applica l’IVA, il risultato è un effetto “tassa sulla tassa”.
Ma ridiamo un po’ con le accise.
Guerra d’Etiopia 1935-1936. Crisi di Suez 1956. Ricostruzione post Vajont 1963. Alluvione di Firenze 1966. Terremoto del Friuli 1976. Terremoto dell’Irpinia 1980. Missioni ONU in Libano (1982) e in Bosnia (1995). Terremoto del Belice 1968. Terremoto in Abruzzo 2009. Rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004. Acquisto autobus ecologici 2005. Finanziamento cultura 2011. Emergenza alluvione Liguria e Toscana 2011. Gestione immigrati dopo crisi libica 2011. Decreto Salva Italia 2011. Terremoto Emilia 2012. Bonus gestori, riduzione tasse terremotati Abruzzo, Decreto Fare e Nuova Sabatini.
Come non sentirsi presi in giro? Eppure, non passa tornata elettorale senza che qualche politico prometta di togliere le accise. È evidente che eliminarle è impossibile, perché manderebbe all’aria un’entrata certa per lo Stato. Ma non esiste nemmeno il buon senso di fare una legge che accorpi tutte queste voci in un’unica dicitura più onesta, magari chiamata “sostegno allo Stato”? Vero, la sostanza non cambierebbe. Ma sapere che ancora oggi pago per la guerra fascista del ’35 mi fa girare parecchio le scatole. E poi: dal 2004 ad oggi, avranno rinnovato il contratto agli autoferrotranvieri?
Bene, passiamo alla bolletta elettrica. Anche qui, le famose accise diventano “oneri di sistema”. Cambia il nome, non la sostanza.
Gli oneri di sistema servono a coprire costi come:
incentivi alle energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico, ecc.);
messa in sicurezza del nucleare e smantellamento degli impianti;
bonus sociali per famiglie in difficoltà economica;
agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario;
compensazioni territoriali per aree svantaggiate.
Dal 2018, gli oneri si dividono in due grandi componenti:
ASOS, a sostegno delle fonti rinnovabili (incentivi per energia pulita);
ARIM, che copre smantellamento impianti, gestione rifiuti radioattivi, bonus elettrico, sconti per famiglie in difficoltà, tariffe ferroviarie ridotte, contributi per aree isolate, studi e innovazioni nel settore energetico, incentivi per ridurre i consumi.
Accidenti, quante cose buone fa lo Stato! Ora, a prescindere dal fatto che siano giuste o no, esiste un bilancio voce per voce di quanto lo Stato incassa e, soprattutto, di quanto devolve?
Prendiamo la voce “smaltimento rifiuti radioattivi”: da quando è stata introdotta, quanto ha incassato lo Stato? Dove sono andati questi soldi?
Ora facciamo un salto in casa nostra e analizziamo la nuova società che gestirà acquedotti, fognature e depuratori. Dite che anche lì ci saranno costi occulti, accise o oneri di sistema?
Ebbene sì, ma lì si chiamano “costi di perequazione”:
UI1, perequazione dei costi di acquedotto, fognatura e depurazione, per compensare differenze tra gestori;
UL2, qualità contrattuale dei servizi, per migliorare trasparenza e standard;
UL3, bonus sociale idrico, a sostegno delle famiglie in difficoltà;
UL4, attualmente a zero (chissà per quanto), per finanziare infrastrutture e investimenti strategici.
Scusate, ma a me fa ridere dover pagare per “migliorare la trasparenza e lo standard del servizio”: è un po’ come dire “se lo vuoi fatto bene, mi devi dare la mancia”.
Bene, so che forse non siete arrivati a leggere nemmeno la metà e vi è scoppiato il fegato, ma pensate a me che ho dovuto scriverlo.













