Le squadre del Tunnel del Monte Bianco si preparano ad avviare, dal 1° settembre al 12 dicembre 2025, la seconda fase dei cantieri-test dedicati alla ristrutturazione della volta. Per consentire i lavori sarà necessaria la chiusura totale della galleria per quasi quindici settimane consecutive. Dopo il primo intervento realizzato nell’autunno 2024, questa nuova tranche interesserà due sezioni, per un totale di 254 metri, situate a circa 8 chilometri dall’ingresso francese.
La scelta del periodo autunnale, condivisa con la Prefettura dell’Alta Savoia e la Regione autonoma Valle d’Aosta, punta a ridurre l’impatto sul turismo e sulla circolazione dei veicoli leggeri, che rappresentano il 75% del traffico complessivo del traforo. La complessità delle operazioni – che comprendono lo smontaggio degli impianti tecnologici di sicurezza, la demolizione parziale della volta, la posa di elementi prefabbricati in cemento armato, sistemi di drenaggio e interventi di impermeabilizzazione – non consente in alcun modo il passaggio veicolare, nemmeno in forma temporanea.
Il Tunnel del Monte Bianco, inaugurato nel 1965, è il primo tra i grandi trafori europei a intraprendere un programma di rinnovamento strutturale così profondo. La manutenzione ordinaria notturna, infatti, non basta più a garantire la piena sicurezza e funzionalità dell’opera, che richiede ora interventi di ingegneria civile su larga scala. Per il biennio 2024-2025 l’investimento complessivo ammonta a 50 milioni di euro. Queste fasi sperimentali permetteranno di raccogliere dati fondamentali per pianificare con precisione il prosieguo della ristrutturazione, valutandone la durata, le tecnologie più efficaci e l’impatto sulla viabilità internazionale.
Il calendario dei lavori è serrato: dopo lo smontaggio degli impianti di ventilazione, videosorveglianza e rilevamento incidenti, verranno effettuati interventi di demolizione mirata della volta, il trattamento delle infiltrazioni d’acqua e la posa di nuove strutture in calcestruzzo armato. Una volta completata la ricostruzione, saranno reinstallati tutti i sistemi di sicurezza, con successivi test di funzionamento prima della riapertura al traffico.
Durante la chiusura, i flussi di traffico si distribuiranno sugli itinerari alternativi definiti insieme alle autorità locali francesi e italiane. Circa il 90% dei mezzi pesanti dovrebbe transitare dal traforo del Fréjus, mentre per i veicoli leggeri si prospetta un ripiego tra il Gran San Bernardo, il Fréjus e i valichi alpini. Le autorità ricordano che il Colle del Piccolo San Bernardo sarà chiuso dal 22 settembre per lavori straordinari sul versante francese e che il traforo del Gran San Bernardo subirà chiusure notturne programmate fino al 21 ottobre per interventi di manutenzione.
Le società concessionarie ATMB e SITMB hanno inoltre annunciato la proroga automatica di quattro mesi per tutti gli abbonamenti a 10 e 20 passaggi validi alla data del 1° settembre 2025, senza necessità di richiesta da parte degli utenti.
Il GEIE-TMB e le imprese coinvolte hanno ribadito l’impegno a rispettare le scadenze previste, valutando anche una possibile riapertura anticipata se le condizioni operative lo consentiranno. Nel frattempo, tutte le informazioni sugli itinerari alternativi e sugli aggiornamenti dei lavori saranno disponibili sul sito ufficiale www.tunnelmb.net e sull’app TMB Mobility.











