“Facile cupola detritica”, lo definiva il Rainoldi mentre l’Armelloni lo configurava addirittura come semplice “Zuccotto detritico erboso”. Il Magehorn sebbene alpinisticamente non abbia nulla da dare, dal punto di vista delle emozioni può riservare delle sorprese. Nonostante l’approccio piuttosto semplice, sul Magehorn difficilmente si incontra qualcuno. Anche lungo tutto l’itinerario che con pendenza sempre modesta raggiunge l’ampio, ma per certi versi anche cupo valico del Bistinepass, sono rari gli incontri che si possono fare. Quindi una montagna solitaria sovente avvolta da nuvole che possono regalare un pizzico di adrenalina nell’attraversamento senza traccia alcuna delle grandi lingue di macereti che ne difendono la sommità.
Poco prima di arrivare in auto al Simplonpass, il Magehorn è facilmente distinguibile per la curiosa duplice formazione rocciosa a mo’ di becco che si protende verso Est e, sempre dall’auto, è ben visibile sul fianco degli Straffelgrat il lungo diagonale della via di salita che conduce nel severo vallone di Bistine.
Il Magehorn al centro dell’immagine visto dal Simplonpass (ph. M. Carlesso)
Dal parcheggio lato ristorante rotondo si imbocca la stradina asfaltata che scende a Sud. Ben presto si individua una buona traccia che seppur un po’ripidamente, taglia il lungo percorso della strada giungendo a Blatte (1893 mt). Da qui attraverso una breve torbiera si piega a sinistra per innestarsi su un ampio sentiero che con lunghissimo mezzacosta verso Sud Ovest taglia i bastioni dello Straffelgrat giungendo a 2175 mt nei pressi del torrente che scorre nell’ampio vallone di Bistine.
Salendo al Magehorn con vista sul Terrarossa e Leone (ph. M. Carlesso)
Da qui per placidi prati, gobbe e dossi si tocca l’ampio valico di Bistinepass (2417 mt) caratterizzato da un enorme ometto a tronco di cono. Dal passo ci si innalza a sinistra seguendo una traccia che si perde poco dopo. Si prosegue a vista su prati e dossi verso Sud Ovest fino ad incrociare una colata di enormi blocchi da scavalcare con un po’di impegno. Superato il macereto resta da salire sul ripido pendio friabile che adduce alla calotta sommitale invasa anch’essa da caotici massi tra i quali ci si deve districare per raggiungere il culmine della montagna contraddistinto da un’asta. Dalla cima il panorama è spettacolare soprattutto verso Nord ed il gruppo del Leone Terrarossa.
La cupola del Magehorn (ph. M. Carlesso)
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario di salita anche se un’interessante variante prevede di raggiungere Engiloch (1769 mt), Gampisch ed il vecchio Ospizio, passando dal colle della Magelicke (2439 mt) valico opposto al Bistinepass e che separa il Maghehorn dal Galehorn.
Panorama dalla cima (ph. M. Carlesso)
Scheda
Partenza: Passo del Sempione 2005 mt
Arrivo: Magehorn 2622 mt
Dislivello: 620 mt – circa (720 mt se si considera la perdita di quota fino a Blatte)
Tempo : 2,30 h - salita
Difficoltà: E (impegnativo l'ultimo tratto su pietraia)
Per un pranzo al sacco Veg
Un suggerimento per un gustoso pranzo al sacco a impatto zero: farfrittata di ceci con zucchine, pomodori e origano

CARTINA MAGEHORN
Questo articolo, in forma più estesa, è apparso anche sul nr 2/2022 della centenaria Rivista di vita alpina “Giovane Montagna”











