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Camminar pensando | 19 ottobre 2025, 08:00

Fuori Regione

Weisshorn (Corno Bianco) mt.2.317 Passo Oclini -BZ-

Il Corno BIanco dal Passo Oclini (ph. Mauro Carlesso)

Il Corno BIanco dal Passo Oclini (ph. Mauro Carlesso)

Arrivare al Passo Oclini o Passo degli Oclini, Jochgrimm in tedesco, rappresenta una piacevole sorpresa. Siamo nel territorio del comune di Aldino, in provincia di Bolzano. L’ambiente ampio, aperto, verdeggiante, arioso regala già una bella emozione. Emozione che si fortifica osservando la curiosa disposizione dei “monti gemelli” che difendono lo Jochgrimm: il Corno Bianco a destra ed il Corno Nero a sinistra. Il Passo Oclini infatti, dal punto di vista morfologico, si presenta quasi come un unicum consegnando all’osservatore un perfetto solco scavato morbidamente tra due belle elevazioni dal caratteristico contrasto cromatico assai inusuale da riscontrarsi nelle nostre Alpi e che salta facilmente all’occhio. I nomi con i quali sono chiamati questi monti non lasciano dubbi sulla loro toponomastica: il Corno Nero, costituito da porfidi e rocce di origine vulcanica, si presenta di colore scuro, mentre il Corno Bianco svetta con la sua bianca dolomia. 

Salita al Corno Bianco. 
Il Corno Bianco (Weisshorn) è una vetta di 2.317 metri di quota, facente parte del gruppo del Latemar e sito tra la sudtirolese Val d’Ega (Eggental) e la trentina Val di Fiemme; la cima rocciosa chiara, che sorge di fronte allo scuro Corno Nero (Schwarzhorn), si eleva sopra i placidi pascoli del Passo Oclini. 
Il passaggino con corrimano sotto la vetta (ph. M. Carlesso) 
La cima del Corno Bianco offre ottimi panorami verso il gruppo del Latemar e la Val d’Ega, il Catinaccio, l’Ortles ed il Cevedale nonché sulla sottostante gola del Bletterbach (Rio delle Foglie) e presenta una salita breve ma accattivante e con alcuni facili passaggi che chiedono attenzione. La salita si svolge dapprima lungo ambienti pascolivi, poi attraversa una fitta stazione di mughi per chiudersi infine tra i banchi rocciosi che difendono la vetta. 
La croce di vetta (ph. M. Carlesso) 
La salita al Corno Bianco può essere intrapresa “a vista” imboccando la larga ed evidente traccia selciata che si stacca dalla sterrata nei pressi del Berghotel Jochgrimm seguendo il sentiero Hohenweg con indicazioni per il Corno Bianco. La traccia terrosa e ghiaiosa sale inizialmente tra pascoli in moderata pendenza, il sentiero presenta poi pendenze moderate salendo con tornanti spesso scalinati tra fitti pini mughi. Superato questo tratto la traccia si fa ripida e su fondo sassoso con alcuni passaggi leggermente esposti che chiedono solo un po' di attenzione soprattutto se si accompagnano bambini, conduce all’ultima parte di salita che affronta un ripido tratto che sale in diagonale su terreno scivoloso dove è presente un cavo corrimano, superato il quale si giunge sull’allungata vetta del Corno Bianco sulla quale spicca una bella Croce con libro di vetta 
Dalla vetta l’impressionante vista sulla gola del Bletterbach (ph. M. Carlesso) 
La discesa può avvenire tramite lo stesso percorso oppure prendendo poco dopo il tratto accidentato la deviazione per la Malga Gurndin che si raggiunge facilmente attraverso un serpeggiante sentiero tra una spettacolare “foresta” di pini mughi. Si sbuca su un pratone che antecede la malga dalla quale, lungo l’agevole sterrata in circa quaranta minuti si rientra piacevolmente al Passo Oclini. 
Cartelli direzionali al bivio per Gurndin (ph. M. Carlesso) 
LA SCHEDA 
Partenza: Passo Oclini (Jochgrimm) 1.989 mt. (raggiungibile da Cavalese imboccando la strada per Passo Lavazè. da qui svoltando a sinistra in 3,5 chilometri si giunge a Passo Oclini dove termina la strada. Al Passo ampia possibilità di parcheggio libero) 
Arrivo: Corno Bianco 2.317 mt 
Dislivello: 330 mt - circa 
Tempo : 1,00 h - salita 
Difficoltà: E (qualche attenzione solo sulle facili roccette finali) 
Nota: Possibilità di abbinare nella stessa giornata la salita al gemello Corno Nero 

CARTINA PASSO OCLINI

Mauro Carlesso Scrittore e camminatore vegano

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