/ Aosta Capitale

Aosta Capitale | 23 giugno 2025, 09:25

Volpi e carnevale in città: Aosta cambia abito, ma dimentica le scarpe

Panchine artistiche e sculture per abbellire la città, ma tra strade rotte e rifiuti per terra, la bellezza resta un po’ appannata. E la colpa non è solo del Comune…

Foto repertorio del Carnevale delle montagne

Foto repertorio del Carnevale delle montagne

Aosta si rifà il look, e lo fa con un tocco di fantasia. La Giunta guidata dal sindaco Gianni Nuti ha approvato nei giorni scorsi uno stanziamento da 42.700 euro (Iva inclusa) per portare in città panchine artistiche e una scultura dedicata al Carnevale. Un intervento che segue una deliberazione del Consiglio comunale dello scorso mese e che punta a valorizzare l’arredo urbano con elementi di richiamo culturale e simbolico.

Protagoniste della scena saranno quattro panchine in cemento a forma di volpi, una vera e propria “famiglia” installata in punti ancora da definire, che richiamerà l’immaginario naturalistico valdostano in chiave contemporanea. Accanto a loro, una scultura ispirata al Carnevale porterà una ventata di colore e tradizione in un contesto urbano che, ammettiamolo, ha spesso bisogno di un po’ di vitalità.

L’intento è chiaro: creare punti di interesse, rendere la città più attrattiva e celebrare il patrimonio culturale locale attraverso l’arte urbana. Una visione apprezzabile e coraggiosa, in un tempo in cui spesso si taglia sull’estetica per investire altrove. «Vogliamo una città che racconti storie anche attraverso i suoi arredi», fanno sapere da Palazzo civico.

E in effetti, volpi e carnevale non sono scelte casuali: entrambi sono simboli radicati nella cultura locale, tra leggenda, folklore e identità popolare.

Fin qui, tutto bello. Ma se Aosta si veste di nuovo con panchine artistiche e sculture scenografiche, restano le scarpe rotte: buche sulle strade, marciapiedi malridotti, verde trascurato e una sporcizia crescente che rovina il colpo d’occhio. Insomma, si cambia l’abito, ma senza una passata di ferro da stiro.

E qui entra in gioco un secondo protagonista scomodo: l’inciviltà. Troppe carte per terra, troppe deiezioni canine “dimenticate”, troppi gesti piccoli ma costanti che, sommati, fanno la differenza. Il Comune può anche mettere l’arte nei parchi, ma se i cittadini non mettono il rispetto nelle strade, si rischia solo di abbellire un salotto pieno di briciole.

L’iniziativa della Giunta Nuti ha un valore simbolico forte: investire nel bello, anche in tempi difficili, è un segno di fiducia nella città e nel suo futuro. Ma questa fiducia dev’essere ricambiata da chi la città la vive ogni giorno.

Car chers concitoyens, les volpes ne ramasseront pas vos déchets. C’est à nous de rendre la ville digne de ces œuvres.

pi.mi.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore