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Diritti degli Animali | 08 giugno 2025, 13:02

"Fieno e Mica vanno in Sicilia" romanzo tenero di bestie sapienti e umani che imparano a seguirle

A passo d’asino, verso il sogno: il viaggio di Rolf e Katrin tra incontri, respiri e fianchi dolci. Dalla Svizzera alla Sicilia, passando per Nus. Due viaggiatori e due asini, un sogno da realizzare e un cammino da vivere. Ospiti del centro AVRES, Rolf Daum e Katrin Allemand hanno trovato in Valle d’Aosta non solo riposo, ma calore, parole gentili e una piccola magia. Questo è il racconto, quasi una fiaba, del loro passaggio.

C’era una volta, non tanto tempo fa, un uomo dal passo calmo e dagli occhi curiosi, e una donna dal sorriso lieve e deciso. Si chiamavano Rolf e Katrin, venivano da un paese dove le montagne toccano il cielo e i fiumi parlano con le mucche: la Svizzera.

Ma invece di prendere treni e aerei, avevano scelto di viaggiare con due compagni speciali: due asini dal passo lento e il cuore grande. I loro nomi? Nessuno li ricorda con certezza, ma c’è chi dice che uno si chiamasse Fieno e l’altro Mica, perché portavano sulle loro groppone valigie leggere e sogni pesanti.

«Abbiamo comprato una casetta in Sicilia,» raccontava Katrin ai bambini di Nus, «e vogliamo arrivarci camminando, passo dopo passo. La lentezza è il nostro modo di abitare il mondo.»

Un giorno di giugno, tra le pieghe della via Francigena, il piccolo gruppo arrivò in Valle d’Aosta. Gli zoccoli stanchi degli asini trovarono riposo sul sentiero, e il vento parlava già italiano.

Fu allora che il centro AVRES di Nus, guidato da Giovanna Rabbia Piccolo, aprì le sue porte come si aprono le braccia ai pellegrini veri.
«Quando ci hanno scritto, non abbiamo avuto dubbi,» racconta Giovanna con voce fiera e occhi pieni. «Il nostro compito è accogliere. E accogliere significa anche fermare il tempo per chi è in cammino.»

Così, per due giorni e due notti, Fieno e Mica mangiarono erba fresca, bevvero acqua limpida e ricevettero carezze sincere dai volontari del centro. Rolf e Katrin, invece, scoprirono Aosta, la sua storia, i suoi silenzi, e sentirono che qualcosa lì li aveva adottati anche solo per un attimo.

«Non ci aspettavamo tanta generosità,» disse Rolf seduto su una panca al sole. «La Valle ci ha dato più di un riposo. Ci ha dato ascolto.»

Durante una cena sotto le stelle, con una fetta di pane e un sorso di vino, i racconti si intrecciarono: dei viaggi, delle famiglie, della scelta di lasciare il Nord per cercare Sud.
«La Sicilia è un sogno caldo,» sussurrò Katrin. «Ma ogni tappa di questo cammino la rende più vera.»

Al momento della partenza, i volontari dell’AVRES erano commossi.
«Ci hanno insegnato che il mondo si cambia anche solo camminando insieme,» disse Elena, una delle giovani educatrici.
E persino i due asini, nel silenzio della partenza, sembravano voltarsi per dire grazie con le orecchie.

Rolf e Katrin ripresero il loro cammino, lasciando dietro di sé orme leggere, un secchio d’acqua, una storia da raccontare.

Qualcuno dice che il sole quel giorno fosse più luminoso. Qualcun altro dice che i bambini di Nus abbiano iniziato a salutare gli animali con più rispetto.
Forse è vero. Forse no.

Ma una cosa è certa: il mondo ha ancora bisogno di fiabe vere. E quella di Rolf, Katrin, Fieno e Mica lo è.

pi.mi/mv

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