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ATTUALITÀ POLITICA | 06 giugno 2025, 11:55

Non facciamoci rubare la speranza e le occasioni di democrazia

Cittadinanzattiva Valle d’Aosta invita al voto come atto di partecipazione responsabile e di cura del bene comune. Perché la democrazia non è un automatismo, ma una pratica quotidiana da vivere, non da delegare.

Maria Grazia Vacchina, segretaria generale Cittadinanzattiva VdA

Maria Grazia Vacchina, segretaria generale Cittadinanzattiva VdA

In tempi in cui l’apatia rischia di diventare la scorciatoia più battuta, e in cui la disillusione si traveste da ragionevolezza, vale la pena fermarsi un momento e ascoltare chi ci invita, con fermezza e convinzione, a non arrenderci all’inerzia.
Cittadinanzattiva Valle d’Aosta – da sempre presidio attento dei diritti e delle libertà fondamentali – lancia un messaggio chiaro in vista delle prossime consultazioni: non facciamoci rubare la speranza, né le occasioni di democrazia.

In linea con le indicazioni nazionali e con il quotidiano impegno a tutela dei diritti incomprimibili, l’associazione ricorda a tutti i cittadini e le cittadine che votare non è solo un diritto, ma un dovere morale e civile. È il gesto minimo ma fondamentale per contribuire, nel proprio piccolo, a rinsaldare il senso di appartenenza e a migliorare, laddove possibile, l’istituto referendario, ancora troppo spesso sottovalutato, o peggio strumentalizzato.

È giusto e legittimo aderire a un partito, se lo si ritiene portatore di un progetto utile al bene comune. Ma la militanza non è l’unico modo per partecipare: il voto è la forma più accessibile e potente di cittadinanza attiva, e rinunciarvi – salvo motivate ragioni – significa abdicare a un principio cardine del vivere democratico.

Si può certo criticare, lamentarsi, auspicare riforme. Ma se al momento cruciale restiamo in silenzio, o peggio scegliamo l’astensione come comoda fuga, ci stiamo voltando dall’altra parte. Stiamo accettando che altri decidano per noi. E non possiamo poi stupirci se le cose non cambiano mai.

La Costituzione, nel principio di sussidiarietà, ci invita a prenderci cura delle nostre comunità, a non delegare tutto alle istituzioni, a sporcarci le mani nel costruire ogni giorno un pezzetto di bene comune.
La democrazia non è un automatismo: si alimenta con la partecipazione, con il confronto, con l’ascolto, e soprattutto con la responsabilità.

E allora, senza moralismi ma con lucidità, buon voto a tutti e tutte. Perché votare oggi è il modo più semplice per credere ancora nel domani.

jp.sa.

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