Dieci anni. Dieci slogan. Centinaia di incontri, migliaia di visitatori, idee, sogni, prototipi, speranze. A guardarla oggi, MaisonLoisir è molto più di una fiera: è un racconto collettivo sull’abitare, un crocevia di visioni e un laboratorio a cielo aperto. E proprio a cielo aperto, in piazza Severino Caveri, si inaugura oggi la mostra “10 Anni di Maison – La casa delle idee in mostra”, l’omaggio urbano a un decennio di trasformazioni e invenzioni.
Da sn: Giulio Gorosjacques, Aurelio Marguerettaz, vice presidente del Consiglio Valle, l'assessore regionale Turismo; Alina Sapinet, assessora comunale commercio; Peraga; Bertschy e Josette Borre, vice sindaca di Aosta
Nel tardo pomeriggio, tra autorità regionali e comunali, è stata ufficialmente presentata la decima edizione della fiera che dal 30 aprile al 4 maggio animerà l’Espace Aosta con oltre 200 espositori, 150 eventi, 8 aree tematiche e un’intera città coinvolta. Di questi, una sessantina sono valdostani: a testimoniare come questa rassegna sia anche una questione di orgoglio e identità.
«MaisonLoisir è diventata negli anni molto più di una fiera», ha dichiarato Diego Peraga, ideatore della manifestazione. «È uno spazio dove si progettano visioni, si costruiscono reti, si generano incontri. La mostra è un omaggio alle persone, ai luoghi e alle idee che hanno reso possibile questo percorso».
Sfogliare la mostra è come attraversare una galleria temporale fatta di immagini, numeri simbolici e slogan che, anno dopo anno, hanno saputo leggere il momento storico e culturale.
2017 – “La Casa sei tu”: uno slogan manifesto. In un’epoca in cui il rapporto con l’abitare diventava più identitario che mai, MaisonLoisir lanciava un messaggio semplice e potente: la casa come proiezione del sé.
2018 – “Un amore di Casa”: nel pieno del boom della personalizzazione domestica, si celebrava il legame affettivo con lo spazio abitato.
2019 – “Finalmente a casa… anche nello spazio”: quasi profetico, in un’epoca in cui smart home e digitalizzazione dell’ambiente iniziavano a farsi largo. Era il preludio a un mondo che stava cambiando.
2020-2022 – “La Fiera che non c’era”: anni difficili, di pandemia e distanziamenti. La fiera si reinventa, resiste e si trasforma. Uno slogan evocativo, tra assenza e promessa.
2023 – “Il ritorno alla casa intelligente”: l’abitare diventa smart, sostenibile, tecnologico. Dopo il lockdown, le nostre case non sono più solo rifugi: diventano spazi ibridi, flessibili.
2025 – “Il futuro abita qui”: ed eccoci al presente, o meglio, al futuro che si fa presente. Uno slogan che non lascia dubbi: la casa del domani si progetta oggi, e lo si fa qui, ad Aosta.
«Quando nel 2017 abbiamo progettato la prima edizione quasi come una scommessa – in una regione che non aveva fiere di questo tipo – non avremmo mai immaginato di arrivare a un traguardo come questo», ha aggiunto Peraga. «Guardare indietro oggi ci permette di rilanciare con ancora più forza verso il futuro».
Per Luigi Bertschy, Assessore regionale, MaisonLoisir è anche uno strumento di politica territoriale. «MaisonLoisir è un evento che è in grado di coniugare economia, cultura e partecipazione», ha detto. «Grazie anche a questa fiera, la Valle d’Aosta è diventata un luogo di confronto e di avanguardia: sulle nuove tecnologie applicate all’abitare, sulla sostenibilità edilizia, sulla mobilità intelligente».
In questa edizione, l’Assessorato parteciperà con due aree tematiche, una dedicata all’energia e una ai trasporti, per diffondere misure concrete e accessibili.
Anche la Chambre Valdôtaine ha voluto sottolineare il proprio impegno: «La Chambre è orgogliosa di sostenere questo evento, che nel tempo ha saputo crescere, innovarsi e diventare una vetrina importante per le imprese locali, nazionali e internazionali», ha fatto sapere Roberto Sapia in un messaggio ufficiale. «Con il progetto OPEN VDA copriremo il 40% del costo per gli espositori valdostani, affinché Maison sia davvero la loro casa».
Infine, Henri Calza, amministratore unico di VdA Structure, ha ricordato l'importanza dell’Espace Aosta, definendolo «un incubatore di imprese e idee».
Dal 30 aprile al 4 maggio, Aosta si trasformerà. E non sarà solo un’esposizione. Sarà un’esperienza. Sarà un viaggio dentro l’abitare, le sue forme, i suoi significati. Una festa del territorio e delle sue capacità di rigenerarsi, progettare, immaginare.
E mentre le luci si accendono sulla mostra in piazza, la sensazione è quella di essere all’inizio di una nuova casa. Una casa collettiva, intelligente e piena di vita. E soprattutto: una casa che parla valdostano.