La Petite Patrie non è una regione da cartolina solo per i paesaggi. Nel 2024, la Valle d’Aosta si prende la scena dell’economia reale, conquistando il primo posto in Italia – insieme all’Umbria – per crescita della spesa in beni durevoli: +6,9%, pari a 217 milioni di euro, secondo l’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic.
Una crescita da record che, secondo l’Osservatorio Findomestic, si deve in larga parte alla voglia di mobilità: auto nuove, auto usate e motocicli sono tornati protagonisti nel bilancio familiare valdostano. Solo per le auto nuove, Aosta registra +12,7% (59 milioni), +10,7% per l’usato (80 milioni), +13,2% per le moto (4 milioni).
Secondo l’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic nella regione, questo dinamismo mette la Valle d’Aosta al secondo posto in Italia per spesa pro capite in beni durevoli: 3.557 euro a famiglia, oltre 600 euro sopra la media nazionale. Numeri che raccontano un territorio apparentemente piccolo, ma con un appetito da grande.
Il fenomeno però è a due facce. Il lato luminoso è quello della fiducia, della capacità di spesa. Il lato più opaco è rappresentato dalla diffusione sempre più radicata del credito al consumo. Oggi, il rapporto dei valdostani con le finanziarie non è più occasionale: è strutturale.
Tab. Oss. Findomestic
Secondo l’Osservatorio Findomestic, l’unico comparto della casa in attivo è quello degli elettrodomestici (+2,5%). Male i mobili (-1,6%) e l’information technology (-1,6%), anche se Aosta tiene meglio della media nazionale. Ancora più in calo telefonia (-3,3%) ed elettronica di consumo (-4,2%).
La pandemia aveva acceso i riflettori sulla tecnologia domestica, oggi si torna a privilegiare spostamenti e mobilità. Il quadro che emerge è quello di una società che ha ripreso a muoversi, a investire su ciò che le serve per vivere il quotidiano. E in una regione dove i collegamenti pubblici sono pochi e spesso inefficienti, il mezzo privato resta il bene durevole per eccellenza.
Ma quanto è sostenibile tutto questo? Il rischio, lo si intuisce tra le righe dello stesso Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic nella regione, è che la crescita dei consumi sia drogata dalle rate. Una corsa che, se non accompagnata da un’adeguata cultura finanziaria, può diventare un boomerang.
Grafica informale esemplificativa elaborata da Ascova
In Valle d’Aosta non si rinuncia a nulla, ma si paga sempre più spesso “un po’ alla volta”. È questa la vera sfida: restare primi nei consumi, ma non ultimi nella consapevolezza.