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ATTUALITÀ | 01 agosto 2024, 21:53

Trionfi di carta e delusioni nella classifica censis

Una nota stampa di UniVdA - della quale abbiamo dato conto - spiega che l'ateneo valdostano è al secondo posto della Classifica Censis delle Università italiane degli atenei non statali di piccole dimensioni, quindi fino a 5.000 iscritti, per l’internazionalizzazione. Ma un lancio Ansa titola: Univda bocciata dal Censis

La futura sede di UniVdA

La futura sede di UniVdA

L’Università della Valle d'Aosta (UniVdA) si è recentemente distinta nella classifica Censis delle università italiane, ma le celebrazioni potrebbero non essere così euforiche come sembrano. Nonostante il clamore per il secondo posto nella categoria dell’internazionalizzazione tra le università non statali di piccole dimensioni, la realtà dei fatti è un po’ meno scintillante di quanto l’ufficio stampa vorrebbe far credere.

Il prestigioso riconoscimento per l’internazionalizzazione, con un punteggio di 88 su 110, potrebbe sembrare una vittoria, ma si basa su un indicatore specifico: la mobilità internazionale degli studenti. Considerando che questo punteggio è praticamente lo stesso dell'anno scorso e che l'Università Carlo Cattaneo continua a dominare la categoria, c'è poco da festeggiare. La classifica mostra un grande divario tra UniVdA e i top performer del settore, lasciando un sapore amaro di stagnazione.

Peccato che, se si guarda più in dettaglio, la realtà dell'ateneo valdostano non è così scintillante. Nella classifica generale delle università non statali di piccole dimensioni, UniVdA si posiziona al penultimo posto, con una media di 74 punti. Un punteggio che la colloca ben lontano dalle vette della classifica, dove la Libera Università di Bolzano guida con ben 95 punti. In particolare, i risultati dell’Università della Valle d’Aosta in due categorie cruciali — servizi e strutture — sono piuttosto deludenti: rispettivamente 66 e 69 punti. Questo evidenzia una carenza significativa che ha fatto calare il punteggio complessivo.

Anche nella categoria comunicazione e servizi digitali, UniVdA non brilla, ottenendo solo 77 punti, mentre per le borse di studio si ferma a un mediocre 70. Il comunicato dell’ateneo parla di piani per migliorare le strutture e i servizi con un nuovo polo universitario, ma queste dichiarazioni sembrano un tentativo di coprire le lacune piuttosto che una reale risoluzione dei problemi.

La comunicazione dell’Università ha anche enfatizzato i risultati eccellenti nella qualità della didattica, con due prime posizioni nei corsi di laurea in Scienze della formazione primaria e Lingue e comunicazione per l’impresa e il turismo. Tuttavia, se questi successi accademici non sono accompagnati da infrastrutture adeguate e servizi di supporto, restano poco più che dei premi di consolazione in una classifica che lascia molto a desiderare.

In sintesi, mentre è lodevole che l'Università della Valle d'Aosta continui a essere riconosciuta per alcuni aspetti positivi, è evidente che l’istituzione ha bisogno di una revisione completa per affrontare le criticità strutturali e di servizio. La reputazione accademica e l'internazionalizzazione sono solo una parte del quadro; senza un vero miglioramento delle strutture e dei servizi, l'Università rischia di restare relegata in fondo alla classifica, con tutti i titoli e riconoscimenti che valgono poco senza un adeguato supporto infrastrutturale.

elca

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