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CRONACA | 13 luglio 2024, 12:11

OSAPP denuncia fallimento totale del sistema penitenziario italiano, stato di emergenza necessario

Un detenuto di Brissogne ha aggredito il personale di Polizia Penitenziaria e appiccato un incendio nella sua cella

OSAPP denuncia fallimento totale del sistema penitenziario italiano, stato di emergenza necessario

Ieri il carcere di Brissogne, alle porte di Aosta, è stato teatro di una violenta protesta da parte dei detenuti. La situazione è esplosa quando un recluso si è arrampicato su un muro, incitando gli altri detenuti a lanciare oggetti dalle celle e appiccare fuochi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e agenti di polizia penitenziaria richiamati fuori servizio. Gli animi si sono placati solo in tarda serata. L'episodio si inserisce in un contesto di tensioni carcerarie a livello nazionale, con proteste recenti anche a Vercelli, Cuneo e Trieste.

In un comunicato del sindacato Sinappe, si denuncia una gravissima carenza di organico nella Polizia Penitenziaria, che peggiora le condizioni di lavoro degli agenti. Matteo Ricucci, vice segretario regionale del Sinappe, ha sottolineato come le risorse umane assegnate alla casa circondariale di Brissogne siano insufficienti. Nonostante l'assegnazione di 17 nuove unità, i tagli agli organici e i pensionamenti hanno reso la situazione insostenibile, con un aumento esponenziale dei carichi di lavoro. "Non è stato tenuto conto della reale gravità della carenza di personale", ha dichiarato Ricucci, evidenziando che il personale è ormai allo stremo delle forze.

Sempre ieri, un detenuto di Brissogne ha aggredito il personale di Polizia Penitenziaria e appiccato un incendio nella sua cella, causando ferite a due agenti. Le fiamme sono state domate prontamente, ma l'episodio ha evidenziato ancora una volta la fragilità del sistema penitenziario.

Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp, ha preso una posizione forte e decisa sulla crisi delle carceri italiane. In un comunicato stampa, Beneduci ha dichiarato che la situazione è esplosiva in tutto il Paese, con proteste non solo ad Aosta, ma anche a Torino, dove quattro agenti sono rimasti intossicati durante i disordini. Beneduci ha criticato duramente il sottosegretario alla giustizia, Andrea Del Mastro delle Vedove, per il fallimento dei protocolli operativi. "Stiamo assistendo al totale fallimento e sfascio del sistema penitenziario italiano", ha affermato Beneduci, chiedendo l'invio immediato dei gruppi speciali GIR per ripristinare l'ordine e la sicurezza negli istituti di pena.

Beneduci ha sottolineato l'urgenza di dichiarare lo stato di emergenza nazionale per le carceri, evidenziando come il persistere di questo marasma generale possa portare a ulteriori escalation di violenza. La denuncia di Beneduci mette in luce non solo la crisi attuale, ma anche le carenze strutturali che da anni affliggono il sistema penitenziario italiano.

L'emergenza nelle carceri italiane sembra non avere fine, con episodi di violenza e disordini che mettono a dura prova sia il personale penitenziario che i detenuti. La necessità di interventi immediati e risolutivi è ormai improrogabile per evitare ulteriori escalation di violenza e garantire la sicurezza all'interno degli istituti di pena. La richiesta di Beneduci di inviare i gruppi speciali GIR rappresenta una delle poche speranze per riportare ordine e tranquillità in un sistema ormai al collasso.

pi/red

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