La Chiesa celebra Sant' Aureliano di Arles Vescovo
Aureliano fu eletto vescovo di Arles nel 546. Su richiesta del e Childeberto, fu nominato da papa Vigilio vicario della Sede Apostolica nella Gallia e investito del pallio. Fondò il monastero di S. Pietro, cui diede una regola ispirata a quella di s. Cesario e partecipò al concilio di Orléans del 549, nel quale fu rinnovata la condanna di Nestorio e di Eutiche. Ricevette una lettera, del 29 aprile 550, da Vigilio in risposta a una sua, in cui si lamentava dell'atteggiamento papale riguardo ai "tre capitoli". Il pontefice si giustificò dicendo che non intendeva ammettere alcuna proposizione contro quanto stabilito dai concili di Nicea, di Calcedonia e di Efeso (I) e gli domandò di intervenire presso Childeberto affinché costui ottenesse dall'ariano Totila e dai Goti, il rispetto della Chiesa di Roma. Aureliano morì a Lione, forse il 16 giug. 551, e fu sepolto nella basilica dei Santi Apostoli. Menzionato da Floro e da Adone, il nome di Aureliano figura anche nel Martirologio Romano, che ne ricorda la festa nella data di oggi.
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" Racconto una storia che ho sentito da bambino, a casa mia. In una famiglia il nonno abitava lì, col figlio, la nuora, i nipotini. Ma il nonno era invecchiato, aveva avuto un piccolo ictus, era anziano e quando era a tavola e mangiava, si sporcava un po'. Il papà aveva vergogna di suo padre. E diceva: “Ma, non possiamo invitare gente a casa…”. E decise di fare un tavolo piccolo, in cucina, perché il nonno prendesse il pasto da solo in cucina. Alcuni giorni dopo, arrivò a casa dopo il lavoro e trovò suo figlio, di 6 anni, che giocava con legni, con il martello, con i chiodi… “Ma cosa fai, ragazzo?”, gli chiese.
“Sto facendo un tavolino…”. “E perché?” .“Perché quando tu sarai vecchio, potrai mangiare da solo come mangia il nonno!”, rispose il bimbo»." (Papa Francesco)