La Locride, terra di straordinaria bellezza nella regione calabrese, è il fulcro di una vibrante protesta che ha attirato l'attenzione di molti calabresi residenti in Valle d'Aosta, i quali sono proprietari di terreni agricoli nell'ambito delle competenze del Consorzio di Bonifica Alto Jonio. Il movimento "LocRinasce" si è fatto portavoce di coloro che si sentono vessati per un tributo annuale richiesto dal Consorzio di Bonifica, un pagamento per servizi che molti non hanno mai usufruito.
L'incontro-dibattito pubblico, tenutosi nella Sala della Biblioteca di Palazzo Nieddu del Rio a Locri, ha visto una partecipazione numerosa e appassionata. Raffaele Ferraro, coordinatore del movimento LocRinasce, ha ringraziato i sindaci, le associazioni e i cittadini presenti, sottolineando l'importanza di affrontare questa delicata questione.
Alberto Brugnano ha esposto le molte contraddizioni della legislazione vigente, ribadendo con forza l'illegittimità del pagamento richiesto dal Consorzio di Bonifica senza un chiaro beneficio diretto per i contribuenti. Nonostante le sentenze della Corte Costituzionale e le modifiche legislative regionali, il problema persiste, con molte famiglie costrette a versare somme senza una giustificazione plausibile.
Il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, ha espresso il suo pieno sostegno all'iniziativa, evidenziando al contempo la carenza dei servizi offerti dai Consorzi di Bonifica, nonostante il forte bisogno di tutela del territorio. Anche Arturo Rocca, Presidente dell'Osservatorio Ambientale, ha condiviso le preoccupazioni e ha sottolineato l'importanza di considerare le peculiarità del territorio locale nella programmazione degli interventi.
Al termine del dibattito, è stata votata all'unanimità una richiesta formale di sospensione del pagamento delle quote di contribuzione. Tale richiesta è stata indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente del Consiglio Regionale e al Commissario del neo costituito Consorzio di Bonifica della Calabria. Si chiede inoltre ai sindaci e alle Amministrazioni comunali di sostenere attivamente questa iniziativa attraverso l'adozione di propri atti deliberativi.
Questa protesta rappresenta una voce collettiva che chiede giustizia e trasparenza nel sistema di tassazione locale. È un richiamo alla responsabilità delle istituzioni nel garantire equità e beneficio tangibile per tutti i cittadini, soprattutto per coloro che, pur vivendo lontano dalla loro terra d'origine, continuano a contribuire al suo sviluppo e alla sua tutela. Rimane poi da chiarire il fatto che numerosi proprietari di terreni, spesso, non utilizzati, hanno già versat quanto richiesto dal Consorzio.