Nonostante alcuni dibattiti, anche per quest’anno si avvicina il ritorno dell’ora legale. Ecco quando dovremo spostare le lancette in avanti e quali sono i pro e contro. Per di più quest'anno la troveremo nell'uovo di Pasqua
Non sono mancate le polemiche negli ultimi mesi, ma per il momento non si parla di nessuna abrogazione: l’ora legale torna anche per il 2024 e anzi, manca ormai poco. Il cambio dell’ora è un appuntamento fisso che due volte l’anno ci chiama a spostare le lancette di orologi, sveglie e dispositivi analogici con orario per adeguarle alla convenzione stabilita. L’ora legale, come si evince dal termine, non dipende dai ritmi astrali ma è pattuita per ragioni pratiche specifiche.
Naturalmente anche l’ora solare è un sistema convenzionale, ma dipende dal fuso orario di appartenenza e dalla misurazione solare. Appare quindi più tradizionale, ma adottare l’ora legale nelle belle stagioni permette di sintonizzare meglio le giornate quotidiane con i ritmi di luce e caldo naturali. Al di là dei vantaggi (e degli svantaggi), l’ora legale sta per tornare e ci farà godere di un’ora di luce in più. Ecco quando bisognerà spostare le lancette in avanti.
Per il 2024 l’ora legale torna domenica 31 marzo e resterà in vigore fino al 27 ottobre 2024, quando torneremo a utilizzare l’ora solare. Non c’è una data precisa per questi passaggi e anzi anche le modalità con cui decidere la data del cambio d’ora sono spesso variate negli anni. Dal 2010, però, l’Italia si adegua alla direttiva 2000/84/Ce del Parlamento europeo, fissando il passaggio all’ora legale l’ultima domenica di marzo e il ritorno all’ora solare l’ultima domenica di ottobre.
La scelta della domenica non è casuale, infatti il nostro Paese aveva anche prima adottato questa soluzione per limitare l’impatto del cambio dell’ora sul riposo e sulla vita quotidiana.
Il cambio dell’ora avverrà dunque nella notte tra sabato e domenica 31 marzo 2024, precisamente alle 02:00 bisognerà spostare le lancette in avanti, così da passare alle 03:00 di notte. I dispositivi elettronici di norma non necessitano di alcun intervento ma aggiornano l’ora in automatico, vale però la pena verificare nelle impostazioni di non avere selezionato l’inserimento manuale dell’orario. Anche nel caso in cui i dispositivi siano piuttosto datati potrebbero necessitare di un controllo.
Per gli orologi analogici e le sveglie a batteria bisognerà invece spostare le lancette manualmente, portandole avanti di 60 minuti. Attenzione anche all’orario nelle automobili, nel caso in cui non si disponga di un veicolo moderno e recente, che spesso si dimentica. Alcune auto dispongono di una selezione comoda “ora solare sì/no”, mentre altre necessitano che il cambio sia effettuato in automatico.
Il passaggio dall’ora solare a quella legale nel periodo primaverile nasce con la finalità di favorire il risparmio energetico, tanto che la maggior parte dei Paesi europei inizia ad adottare questo sistema in occasione della Prima guerra mondiale e la conseguente necessità di produzione di armi. Anche oggi il cambio dell’ora ha un impatto positivo sul risparmio energetico, soprattutto guardando alla transizione ecologica, ma in percentuale molto minore.
Ciò è dovuto alla diffusione di dispositivi a basso consumo, nonostante i quali il risparmio in materia energetica è ancora rilevante. Soltanto quando la transizione ecologica sarà realmente efficiente il cambio dell’ora smetterà di avere vantaggi dal punto di vista energetico. L’allungarsi delle giornate ha poi diversi effetti percepiti dai più come positivi, sia in termine di salute (grazie un’esposizione più prolungata alla luce solare) che sull’economia, grazie al turismo.
Ci sono però anche innegabili svantaggi, anche sulla salute stessa, per esempio diversi studi mostrano ripercussioni sul ritmo sonno-veglia). Ci sono dunque diversi pro e contro anche negli stessi ambiti. Si pensi al fatto che durante il periodo in cui è in vigore l’ora legale si registrano meno incidenti mortali, ma il lunedì immediatamente successivo al passaggio sono eccezionalmente alti gli incidenti stradali a danno dei pedoni e sul posto di lavoro.