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CRONACA | 26 marzo 2024, 22:47

Politici valdostani nuovamente nel mirino della Corte dei Conti

La somma in questione? Nientemeno che quattro milioni di euro di contributi concessi nel 2018 al settore zootecnico

Procuratore De Rosa

Procuratore De Rosa

La procura regionale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta ha scatenato un'indagine senza precedenti che ha portato alla luce presunte irregolarità finanziarie coinvolgendo 13 esponenti politici e tre dirigenti della Regione.

La somma in questione? Nientemeno che quattro milioni di euro di contributi concessi nel 2018 al settore zootecnico.

La contestazione riguarda l'assegnazione di questi fondi all'associazione regionale degli allevatori valdostani (Arev), presunta responsabile di aver gestito i finanziamenti in modo non conforme alle normative vigenti. Il tutto in base alla legge regionale 17 del 2016, che autorizza gli aiuti alle PMI operanti nel settore zootecnico, allo scopo di sostenere e valorizzare tale settore.

Tra i destinatari delle contestazioni, attualmente in corso di notifica, spiccano nomi di rilievo come l'attuale presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin (Uv), la senatrice Nicoletta Spelgatti (Lega) ed Emily Rini (FI), nota consigliera del ministro Tajani e coordinatrice di Forza Italia Valle d'Aosta.

Il presunto danno erariale si concentra sull'attribuzione dei fondi all'Arev, avvenuta attraverso due delibere nel 2018, durante le giunte guidate da Laurent Viérin e Nicoletta Spelgatti.

La procura regionale della Corte dei Conti, guidata dal procuratore Giuseppe De Rosa, insieme alle guardie di finanza, sta attualmente indagando sulle presunte irregolarità, coinvolgendo buona parte dei membri delle giunte interessate.

Questo scandalo finanziario getta un'ombra sulla gestione dei fondi pubblici nella regione e solleva interrogativi sulla correttezza e l'efficienza dei processi decisionali all'interno dell'amministrazione regionale.

La situazione richiede un'indagine approfondita e un'immediata risposta da parte delle autorità competenti per garantire l'integrità e la legalità nell'uso dei fondi pubblici. Inoltre, è necessario ristabilire la fiducia dei cittadini nella gestione delle risorse pubbliche e garantire che simili episodi non si ripetano in futuro.

red.

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