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Info consumatori | 25 marzo 2024, 15:08

Disservizi per pratiche invalidità a causa del recapito scelto dalla Regione

Federconsumatori, Cgil, Inca, SPI e SLC hanno espresso forte preoccupazione per il sistema attuale di comunicazione del servizio invalidi civili, definendolo "assolutamente fuori da ogni percorso di normalità e serietà per le persone coinvolte"

Disservizi per pratiche invalidità a causa del recapito scelto dalla Regione

In un comunicato congiunto, hanno evidenziato una pratica particolarmente problematica: l'utilizzo di una posta privata per le comunicazioni riguardanti le domande di invalidità civile. Secondo quanto riportato, tale posta privata invia avvisi di raccomandate che devono essere ritirate personalmente presso l'ufficio postale di Aosta in Via Chambery.

Questa modalità di comunicazione, secondo le associazioni, pone gravi ostacoli soprattutto per le persone con disabilità o per coloro che non risiedono abitualmente ad Aosta. Si evidenzia il disagio che comporta il dover viaggiare da località distanti per ritirare una semplice raccomandata, necessaria per rispondere ad eventuali richieste relative alle domande di invalidità civile. Inoltre, è stato sottolineato che eventuali dati richiesti devono essere prodotti entro un termine di 30 giorni, mettendo ulteriormente sotto pressione gli interessati.

Le organizzazioni coinvolte hanno sollevato una proposta che appare logica e praticabile: la stipula di un accordo tra la posta privata e Poste Italiane S.p.A. affinché, in caso di mancato ritiro della raccomandata, la missiva possa essere resa disponibile presso un Punto di Poste Italiane S.p.A., presente in tutti i Comuni della regione e dell'intero territorio nazionale. Questa soluzione, secondo le organizzazioni, sarebbe in grado di garantire un accesso più agevole e inclusivo ai servizi per tutte le persone coinvolte, senza imporre loro percorsi disagevoli e sproporzionati per l'esercizio di un diritto fondamentale.

Federconsumatori, Cgil Inca, SPI e SLC hanno definito la situazione attuale come "anomala" e hanno sottolineato l'importanza di adottare misure che tutelino adeguatamente i soggetti deboli e promuovano un accesso equo e dignitoso ai servizi, soprattutto quelli legati al riconoscimento delle invalidità.

pi/elca

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