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CULTURA | 29 ottobre 2023, 11:20

'MANIFESTO' DI ANGIE VINCHITO HA VINTO FRONTDOC 2023

Si è chiusa nella notte FrontDoc, il Festival Internazionale del Cinema di frontiera giunto alla sua tredicesima edizione che da sabato 21 ottobre a ieri ha animato la Cittadella dei Giovani, il Cinema Giacosa e il Cinema Théâtre de la Ville di Aosta con proiezioni, eventi e incontri dedicati al miglior cinema del reale internazionale

'MANIFESTO' DI ANGIE VINCHITO HA VINTO FRONTDOC 2023

Durante gli otto giorni di programmazione, un calendario ricco di appuntamenti, ospiti, visioni e dialoghi, ma anche di opportunità formative per le scuole secondarie di I e II grado, aspiranti critici cinematografici, programmer e registi. «FrontDoc si dimostra un festival sempre più espanso, capace di radicarsi nella città e di irrorare proposte diversificate dai poli culturali del centro. Anno dopo anno siamo sempre più grati per la splendida accoglienza che il festival riceve dalla città di Aosta e dal suo pubblico attento, coraggioso, capace di mettersi in gioco e di lasciarsi guidare nelle proposte visive e artistiche più varie.» dice Nora Demarchi, co-direttrice artistica del festival insieme a Gian Luca Rossi. 

La cerimonia di premiazione si è tenuta oggi alle ore 18.00 presso la Cittadella dei Giovani. In occasione dell’evento “Calici & Schermi”, realizzato con in collaborazione con AIS - Valle d’Aosta, Rosset Terroir, Les Crêtes, Di Barrò e Caves Morgex et de la Salle, i film vincitori sono stati abbinati ai vini valdostani in un inedito incontro cine-ecologico.

La giuria ufficiale del festival, composta da Lia Furxhi, autrice, presidente dell’AIACE Nazionale, collaboratrice all’organizzazione di festival e alla creazione del CNC - Centro Nazionale del Cortometraggio; Roberto Manassero, docente di storia del cinema, autore, critico cinematografico e selezionatore per il Torino Film Festival e Laure Portier, regista francese il cui “Soy Libre” presentato a Cannes nel 2021 ha vinto a FrontDoc 2022 il premio per il miglior lungometraggio, ha assegnato i seguenti premi:

PREMIO APA - MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO

MANIFESTO di Angie Vinchito (Federazione Russa, 2022, 68)

Con la seguente motivazione: Uno scioccante e rivelatore sguardo sulla società russa composto da decine di filmati postati online da adolescenti. Azioni quotidiane, riprese rubate in classe, scene di ordinaria violenza verbale, fisica e psicologica, momenti di gioia, panico e tenerezza, svelano il ritratto impietoso di un gigante al tempo spaventoso e fragile. La verità sta nella superficialità stessa delle immagini da social, oltre l'idea di documentario e testimonianza.

PREMIO APA - MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO

SELF-PORTRAIT ALONG THE BORDER LINE di Anna Dziapshipa (Georgia, 2023, 50)

Con la seguente motivazione: Anna Dziapshipa costruisce abilmente una biografia personale e politica utilizzando filmati sovietici, video di famiglia e documentari, aprendo una "finestra" sulla storia recente della Georgia. Self-Portrait Along the Borderline offre uno sguardo intelligente e sensibile sulle conseguenze dei conflitti nei paesi ex sovietici, e più in generale è una vibrante esplorazione artistica della ricerca di una visione unitaria di sé.

PREMIO APA - MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

OLORES di Alba Esquinas (Spagna, 2022, 10)

Con la seguente motivazione: Smells d'Alba Esquinas est un film sur ce que l'on peut fixer de souvenirs et sur ce que l'on cherche, années après années, à conserver, à retrouver, voire à mieux appréhender. Mais comme son nom l'indique, le film nous restitue brillamment la seule chose que le cinéma ne peut exploiter et qui pourtant nous ramène physiquement à l'enfance. L'odeur.

ALTRI PREMI

PREMIO ZALAB

OÍDO - ODIO (HEARING OUT HATE) di Diego del Pozo Barriuso (Spagna, 2023, 43)

Con la seguente motivazione: In una forma ibrida e interattiva, il film restituisce la spazialità sensoriale della violenza e indaga i risvolti sociali dell'odio e le implicazioni delle sue rappresentazioni, immergendoci in un percorso di destrutturazione dei peggiori istinti dell'essere umano.

La Giuria Giovani composta da Valentina Corrado, Elena Venturiero, Ludovico Franco, Chiara Daniela Zoja, Giulia Macello Violetta, Giulia Marta Ferrero, Nefeli Polymerou e Patrick Fantasia, ha assegnato i seguenti premi:

PREMIO GIOVANI AL MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO

MON PIRE ENNEMI di Mehran Tamadon (Francia, 2023, 81)

Con la seguente motivazione: Un film che si apre con una domanda e che si chiude aprendosi a un’altra domanda: è giusto far soffrire le persone in nome del cinema? Una messa a nudo letterale dei limiti della rappresentazione e dell’impossibilità di cambiare la coscienza delle persone. Una dichiarazione sull'impotenza dell’uomo e del cinema di fronte alla violenza. Una riflessione sulla labilità dei confini morbosi dell’immedesimazione.

PREMIO GIOVANI AL MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO

A MANS MAN di Myles Desenberg (Regno Unito, 2023, 35)

Con la seguente motivazione: L’aggressività maschile dissezionata chirurgicamente in sette testimonianze concrete di uomini che si mettono a nudo durante un doloroso lavoro su loro stessi. Un manifesto dal respiro universale sugli effetti più evidenti e drammatici della mascolinità tossica, contestualizzato in una particolare realtà culturalmente opprimente.


PREMIO GIOVANI AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

PONTO FINAL di Miguel López Beraza (Spagna, 2022, 23)

Con la seguente motivazione: Uno sguardo personale, intimo, malinconico e al tempo stesso ironico in cui la realtà si amalgama alla messa in scena, che viene dichiarata sin dall’inizio. Passione per il cinema, amore, cancro, morte, famiglia in un meta-film elegantemente realizzato, vero e delicato.

Menzione speciale

HARDLY WORKING di Total Refusal (Austria, 2022, 23)

Con la seguente motivazione: Per l’originalità dell’idea e della forma. Un invito alla liberazione dall’assurdità del capitalismo con l’assunzione di una presa di posizione netta, che potrebbe consentire alla distopia di tramutarsi in utopia.

Il Premio del Pubblico è stato assegnato a TRANSITION di Jordan Bryon e Monica Villamizar (USA, 2023, 89).

Il festival si è chiuso con la proiezione di Disco Boy (Francia, Italia, Polonia, Belgio, 2023, 92’ - Orso d’argento per il Miglior Contributo Artistico al Festival di Berlino 2023), un film visivamente sorprendente, maturo di poesia e tensione narrativa, arricchito dalla potente colonna sonora del musicista elettronico Vitalic. A presentarlo in sala, il suo regista tarantino Giacomo Abbruzzese. A partire dalle 23.30, FrontDoc ha celebrato il termine delle sue giornate di proiezioni con un inno alla gioia e alla vita: con l’After Festival, nella suggestiva cornice di SpazioX, in Cittadella dei Giovani, Andy dei Bluvertigo ha trascinato i partecipanti nel suo dj set fatto di suoni e evocazioni anni ‘80 e 90’ invitandoli a ballare fino a notte fonda.

red

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