Fin dalla sua istituzione, attraverso il d.lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, l’IMU ha da sempre rappresentato l’imposta per eccellenza per ciò che concerne la cosiddetta “legislazione attuativa del federalismo fiscale”.
Tuttavia, come da prassi nel diritto tributario, la nuova imposta, sin dalla sua entrata in vigore, ha nascosto una particolarità che ha penalizzato in maniera progressiva e crescente i nostri Comuni. Infatti, tutti i Comuni valdostani, nell’ottica del risanamento della finanza pubblica hanno dovuto, in questi anni, attraverso la Regione, versare un contributo straordinario allo Stato e di conseguenza, quest’ultimi, si sono ritrovati più volte privi di risorse che avrebbero potuto essere fondamentali per i nostri territori.
Con la crisi economica e sociale a seguito della pandemia e delle congiunture economiche che stanno vessando i nostri Comuni, la questione dell’extra-gettito dell’IMU diventa sempre più importante e meritevole di attenzione.
Pertanto, Esprì, chiede ai rappresentanti in Consiglio regionale e al Parlamento di farsi promotori di una misura strutturale affinché l’extra-gettito derivante dall’IMU resti ai comuni valdostani in quanto, quest’ultimi, necessitano di un finanziamento adeguato sia per la fase emergenziale che di programmazione e sostegno ai vari territori.