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Salute in Valle d'Aosta | 03 settembre 2023, 11:55

Settembre mese dell' Alzheimer, evitabili 4 casi su 10

La Regione autonoma Valle d'Aosta ha preso misure significative per affrontare la sfida dell'Alzheimer e delle demenze

Settembre mese dell' Alzheimer, evitabili 4 casi su 10

Settembre 2023 XII Mese mondiale Alzheimer/ Doppio appello al Governo: rifinanziare il Piano demenze e agire sui fattori di rischio. Fino al 40% dei casi di demenza previsti a livello globale entro il 2050 potrebbero essere ritardati o addirittura evitati intervenendo sui principali fattori di rischio

Fino al 40% dei casi di demenza previsti a livello globale entro il 2050 potrebbero essere ritardati o addirittura evitati intervenendo sui principali fattori di rischio. È quanto emerge da una ricerca della Lancet Commission: in Italia – dove le persone con demenza oggi sono 1.480mila – significherebbe fermare o rallentare l’insorgere di questa condizione in più di 900mila persone, sulle oltre 2.300mila  che si stima vivranno con la demenza entro la stessa data.

La ricerca della Lancet Commission ha evidenziato che fino al 40% dei casi di demenza a livello globale previsti entro il 2050 potrebbero essere evitati o ritardati agendo sui principali fattori di rischio. In Italia, con 1.480.000 persone già affette da demenza, questo significa potenzialmente salvare o ritardare l'insorgenza della malattia in oltre 900.000 individui entro il 2050, su un totale stimato di 2.300.000.

In risposta a questa sfida, la Federazione Alzheimer Italia, in occasione dell'inizio del XII Mese mondiale Alzheimer, sta facendo pressione affinché il governo italiano e altre istituzioni finanzino urgentemente la ricerca sui fattori di rischio per la demenza e sviluppino strategie di prevenzione e sensibilizzazione. L'accesso alle cure e all'assistenza per le persone con demenza è un obiettivo fondamentale, considerando che una cura efficace per tutti è ancora lontana.

I principali fattori di rischio per la demenza includono l'inattività fisica, il fumo, il consumo eccessivo di alcol, lesioni alla testa, isolamento sociale, obesità, ipertensione, diabete, depressione, disturbi dell'udito, bassi livelli di istruzione ed esposizione all'inquinamento atmosferico. La sensibilizzazione e l'informazione sono importanti, ma è altrettanto cruciale affrontare direttamente questi fattori di rischio.

Lo scorso anno La Regione autonoma Valle d'Aosta ha approvato un Piano triennale di attività per affrontare le demenze e i disturbi cognitivi, impegnando fondi statali per iniziative in materia di Alzheimer e demenze. Questo piano mira a fornire supporto a domicilio per i caregiver, offrendo loro un'alternativa valida attraverso assistenza e sostegno adeguati. Il progetto prevede una cabina di regia a coordinamento regionale e coinvolge clinici, operatori sociosanitari e operatori amministrativi per pianificare azioni volte a consolidare i servizi.

Il progetto si basa su un nuovo modello di presa in carico che mette al centro il paziente affetto da demenza e la sua famiglia, utilizzando il metodo del budget di salute e della qualità della vita. Gli obiettivi includono l'aumento delle conoscenze sulla prevenzione e la gestione dei disturbi cognitivi, la creazione di una rete integrata di servizi, l'identificazione di strategie per l'appropriatezza delle cure e la riduzione dello stigma associato alle demenze.

La Regione Valle d’Aosta, con Deliberazione della Giunta regionale n. 267/2018 si allinea al piano nazionale demenze e a quanto approvato nei nuovi LEA nazionali (DPCM 12/01/2017) dando mandato all’Azienda USL di provvedere alla organizzazione della rete di servizi per il trattamento e l’assistenza delle persone affette da disturbi cognitivo e/o demenza (di cui la demenza di Alzheimer rappresenta circa il 60% di casi), adeguando i percorsi diagnostico terapeutici e i trattamenti assistenziali, con le relative tariffe, alle disposizioni vigenti.

La Valle d'Aosta ha istituito il Centro regionale per Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), centro multidimensionale e multiprofessionale, costituito da due ambulatori, geriatrico e neurologico, cui partecipano anche altri operatori, tra cui psicologo e assistente sociale, che sostituisce l’Unità di valutazione Alzheimer. Il CDCD prende in carico l’utente e lo seguirà, dal momento della valutazione attraverso l’elaborazione e il monitoraggio del piano individuale, nel trattamento della malattia, sia all’atto di inserimento in struttura sia nel caso in cui possa essere inserito in un percorso di assistenza domiciliare.

Nei nuclei residenziali temporanei per persone affette da demenza (NRTD) sono previsti due tipi di trattamento: trattamenti estensivi di durata massima 60 gg e trattamenti di lungo assistenza.

E’ prevista inoltre la possibilità di inserimento in struttura anche per un periodo determinato con l’obiettivo di dare “sollievo” ai familiari che assistono a domicilio il paziente.

La Regione autonoma Valle d'Aosta dunque sta affrontando la sfida delle demenze in modo completo, includendo ricerca, sensibilizzazione, supporto ai caregiver e miglioramento dell'assistenza ai pazienti, con un focus importante sulla prevenzione attraverso l'attenuazione dei fattori di rischio.

La giunta regionale della Valle d'Aosta ha approvato lunedì il Piano triennale di attività concernente le demenze e i disturbi cognitivi, impegnando 191.381 euro per il 2022 e 95.690 euro per il 2023, tramite fondi assegnati dallo Stato per iniziative in materia di Alzheimer e demenze. Il progetto vuole realizzare e valutare interventi a domicilio per supportare i caregiver, per fornire loro una valida alternativa attraverso un'assistenza e un sostegno adeguati. Il Piano prevede una cabina di regia a coordinamento regionale che presieda ai lavori di attuazione e vede la presenza anche dei clinici, degli operatori sociosanitari coinvolti e degli operatori amministrativi che collaborano a pianificare le azioni di consolidamento dei servizi.

Gli elementi innovativi che il progetto vuole introdurre sono legati all'applicazione del budget di salute; alla territorializzatone degli interventi osservativi e diagnostici del paziente e del suo contesto; alla realizzazione di progetti a domicilio multidisciplinari e all'applicazione della montagna terapia.

pi.mi/cht

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