I 700 questionari compilati dai pendolari della linea Aosta-Ivrea-Chivasso-Torino hanno fornito proposte interessanti in merito alle modalità di gestione del periodo di sospensione del servizio ferroviario per consentire l’elettrificazione della linea.
Chi infatti utilizza quotidianamente il treno conosce la realtà in modo diretto ed è in grado di fornire indicazioni utili e pratiche.
Riportiamo di seguito quelle salienti e maggiormente ricorrenti, integrate da considerazioni proprie dell’Associazione Pendolari Stanchi VdA, rimanendo disponibili a entrare nel dettaglio.
Molti hanno proposto che gli interventi vengano realizzati a blocchi, evitando la chiusura totale della tratta Ivrea-Aosta, ma iniziando, ad esempio, nel tratto Aosta-Nus, in modo che i treni possano continuare a viaggiare, da Ivrea, fino a Chatillon/Nus.
E poi via a scalare, consentendo, alla riapertura, la possibilità di utilizzare le tratte elettrificate. Diventa imprescindibile utilizzare l’autostrada, in modo da mantenere dei tempi di percorrenza ragionevoli e vicini a quelli che offre il servizio ferroviario, organizzando bus che colleghino, almeno nelle ore di punta, il capoluogo regionale con le stazioni principali con relazioni dirette, ossia Aosta-Chatillon, Aosta-Verrès, Aosta-Pont St. Martin, Aosta-Ivrea. Allo stesso tempo va mantenuto il collegamento con le stazioni minori, inserendo una navetta tra Verrès e Pont St. Martin, estendibile fino a Borgofranco, che le colleghi con le stazioni principali.
Si suggerisce di distribuire i bus nell’arco della giornata in modo più diffuso, così da prevedere una minore concentrazione di bus e di pendolari nello stesso identico orario, ma scalando, ad esempio di un 10/15 minuti fra un bus e l’altro . Ciò consentirebbe ai pendolari di individuare l’orario maggiormente consono e una maggiore fluidità del traffico nelle zone di carico e scarico. Va necessariamente previsto un collegamento diretto con Torino (da Aosta), soprattutto nelle ore mattutine e serali, nonché nei week end, per consentire un viaggio sereno da parte degli studenti. Rispetto a questo target si propone di prevedere servizi specifici per studenti, tenendo in considerazione il calendario scolastico e gli orari degli istituti scolastici, in particolare a Verrès, che oramai è un polo studentesco di notevole entità.
Occorre tenere in considerazione la viabilità eporediese che, soprattutto nelle ore di punta, rischia di essere altamente penalizzante e di creare notevoli ritardi, progettando percorsi alternativi su viabilità minore o con utilizzo autostradale, realizzando una fermata nei pressi del casello di Ivrea. Va considerato dove allocare le fermate (es. NUS sulla Statale), tenendo conto della presenza dei parcheggi per le auto, oppure istituire un servizio di navetta (es. da Chatillon stazione a Chatillon casello autostradale).
Diversi pendolari chiedono che venga concessa la gratuità per i pendolari che vorranno utilizzare l’autostrada (riduzione delle persone da trasportare su bus e del numero di auto sulla Statale, che rischia di essere ulteriormente intasata). Va infine ponderata la possibilità di trasporto di bici e monopattini (oppure incentivare l’utilizzo dei medesimi mezzi a nolo nelle stazioni di arrivo) e va considerata la questione bagagli, nonché sci (e bici ?) per turisti. Abbiamo già vissuto due anni fa una sospensione estiva seppur di breve durata.
Pertanto, memori di quell’esperienza, non proprio felice, suggeriamo di adottare i seguenti accorgimenti:
1. Prevedere un servizio di prenotazione dei bus on line
2. Dare visibilità informativa di orari e transiti in tutte le stazioni, posizionando addetti o totem informativi
3. Istituire numero verde per chiarimenti orari, fermate, ecc e segnalazioni inconvenienti. Chiediamo infine che venga istituito un tavolo di monitoraggio, con rappresentanza anche dei pendolari, per evidenziare criticità e porre delle migliorie.