Otto tour operator provenienti da Regno Unito, Svezia, Francia, Germania e Olanda sono stati in visita dal 27 al 29 aprile nel Parco Nazionale Gran Paradiso per un educ-tour finalizzato alla conoscenza dell’area protetta e alla promozione della stessa sul mercato europeo.
L’educ-tour, organizzato da Verticalife, tour operator che ha ottenuto il Marchio di Qualità Gran Paradiso, è stato reso possibile grazie al contributo economico dell’Ente Parco e del Consorzio Operatori Turistici del Canavese e realizzato in collaborazione con Itur e Turismo Torino e Provincia.
Gli otto tour operator hanno visitato tutte e cinque le valli del Parco, e ottenuto la possibilità di praticare diverse attività outdoor, tra cui escursionismo accompagnati dalle Guide ufficiali del Parco, arrampicata e mountain bike, oltre a soggiornare e mangiare nelle strutture a Marchio di Qualità presenti sul territorio. Il programma ha visto anche l’incontro con un guardaparco, uno dei simboli dell’area protetta, che ha raccontato il proprio lavoro e la conoscenza degli animali che in questi giorni non è difficile avvistare, e la visita ai centri del Parco “Homo et ibex” di Ceresole Reale e “Acqua e biodiversità” di Rovenaud, in Valsavarenche. Ampio spazio per i sapori, le tradizioni e l’artigianato del territorio con visite agli atelier di scultura del legno, dimostrazioni di lavorazione della segale e incontri con produttori della rete a Marchio di Qualità.
Negli stessi giorni sono stati presenti anche sei rappresentanti dei Parchi e due del Ministero dell’Economia e dello sviluppo sostenibile Croato, che partecipano ad un viaggio-studio di alcune aree protette italiane della rete Natura2000, e hanno incontrato i rappresentanti del Parco il 27 aprile a Ceresole Reale, che hanno illustrato le attività di conservazione e le buone pratiche di gestione del turismo.
Italo Cerise, commissario straordinario del Parco: “L’Ente Parco prosegue il lavoro di investimento nel turismo sostenibile, coinvolgendo le realtà del proprio territorio e portando nello stesso operatori turistici attenti e interessati a sviluppare pacchetti di destinazione. Un segnale di impegno concreto allo sviluppo socioeconomico delle valli del Parco, senza dimenticare gli aspetti di fruizione sostenibile, della cultura e delle tradizioni dell’area protetta”.