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CRONACA | 14 marzo 2023, 21:46

Salite a 81 le vittime del naufragio di Cutro

Altro che la canzone di Marinella del duo Giorgia e Matteo cantata per festeggiare Salvini. Entra nel vivo l’indagine sul naufragio del 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro

Salite a 81 le vittime del naufragio di Cutro

Appartiene ad un uomo dell'età apparente di circa trent'anni il corpo dell'81ma vittima del naufragio di migranti recuperata in mare in una zona tra Steccato di Cutro e Praialonga. Il ritrovamento è avvenuto in mare in località Madama, un tratto di mare molto più a nord rispetto al luogo dove, in mattinata, era stata recuperata un'altra vittima, anche in quel caso un uomo adulto.All'appello mancherebbero ancora 21 persone, sei delle quali bambini, secondo i dati resi noti dell'ufficio immigrazione della Questura di Crotone che ha interpellato i superstiti riuscendo a quantificare quanti dei loro familiari non si trovano. A questo numero si potrebbero aggiungere anche persone disperse che viaggiavano da sole.

I parenti delle vittime del naufragio di Cutro e i sopravvissuti sono stati invitati giovedì a Palazzo Chigi, dove incontreranno il premier Giorgia Meloni.

Superstiti e familiari partiranno giovedì stesso da Cutro. Al momento nella località calabrese sono rimasti soltanto alcuni dei familiari e dei superstiti, anche se non tutti hanno accettato l'invito. La presidenza del Consiglio aveva annunciato l'intenzione di accoglierli a Roma la sera stessa del Cdm a Cutro, giovedì 9 marzo.

L'inchiesta

Nel frattempo entra nel vivo l’indagine sul naufragio del 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro, sia sul fronte degli scafisti che sulle eventuali omissioni nella catena dei soccorsi. Venerdì prossimo, davanti al Gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, è fissato l’incidente probatorio nell’inchiesta a carico del 17enne pakistano ritenuto uno degli scafisti.

Saranno sentiti alcuni dei superstiti del naufragio per cristallizzare le loro testimonianze in vista di un processo al quale, fisicamente, potrebbero non essere presenti una volta lasciata l’Italia. Analoga iniziativa è stata presa dalla Procura di Crotone che procede contro i tre presunti scafisti maggiorenni. In questo caso non è ancora stato fissato l’incidente probatorio. I migranti avranno così la possibilità di confermare alcuni particolari già descritti all’indomani del naufragio agli investigatori e già finiti nel decreto di fermo emesso il 28 febbraio.

 

 

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