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CULTURA | 28 febbraio 2023, 15:21

Alla riscoperta degli antichi oratori in Valled d’Aosta

Il Lions Club Aosta Host propone un concorso fotografico decisamente originale che ha per tema: “Ascolta e immortala”

L’oratorio dedicato a Saint-Pantaléon a Issime (Foto Gal VdA)

L’oratorio dedicato a Saint-Pantaléon a Issime (Foto Gal VdA)

L’invito, rivolto a tutti coloro che desiderano esprimere la propria creatività senza limiti di età, è ricercare e ritrarre antichi oratori votivi, testimonianze perlopiù spontanee di architettura religiosa  minore che, collocate sulle vie di transito, accompagnavano il passo dei viandanti.

“Il concorso – si legge in una nota di Lions Club Aosta Host - invita a rendere in immagini le sfumature di un possibile colloquio, muto ma eloquente, tra il manufatto e il soggetto che lo incontra, che lo osserva e ne percepisce un intimo messaggio”.

La partecipazione non prevede dunque solo l’invio di un’immagine, ma la messa in ascolto del fotografo davanti ad un manufatto votivo per svelarne ed interpretarne la voce. “Si tratta – spiega Silvia Galliano, presidente del Club - di saper ascoltare quella voce che rimanda all’ infinito a cui il cuore di ogni uomo, in fondo, anela e di tradurla in immagini. Certamente una sfida interessante che mobilita nei partecipanti abilità di ricerca, attenzione, meditazione, scoperta e traduzione in immagini”.

È possibile partecipare con tre immagini accompagnate ciascuna da un  messaggio esplicativo con la collocazione del soggetto ritratto, per consentirne l’individuazione, e un breve commento per giustificare come lo scatto risponda ai requisiti del tema indicato. Le immagini dovranno pervenire dal 1° marzo 2023 al 30 aprile 2023 all’indirizzo email indicato nel bando che è scaricabile dalla pagina Facebook “Lions Club Aosta Host”.

Saranno premiate le cinque fotografie che a giudizio insindacabile della giuria meglio avranno colto il senso del concorso: 2000 euro per il primo premio, 1000 per il secondo, 500 al terzo, 300 al quarto e 200 al quinto classificato.

“Il concorso - spiega la nota - sollecita nei partecipanti sguardi diversi,   chiede loro di mettersi in comunicazione profonda con vestigia di un passato permeato da una religiosità quotidiana ed intensa e di ritrovare la loro voce. Una sfida complessa, ma sicuramente stimolante”.

 

red.spe.

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