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Chez Nous | 10 febbraio 2023, 01:00

Gli autonomisti pare abbiano imboccato la strada giusta

I candidati alla Presidenza della Regione

Gli autonomisti pare abbiano imboccato la strada giusta

Il senso di responsabilità e di prospettiva per un forte movimento autonomista pare stia ispirando chi può e deve decidere per dare una nuova maggioranza numericamente sostenibile alla Valle d'Aosta. Che siano in 20 o in 19 non è un problema. L'importante è che gli autonomisti si ritrovino al governo della Valle d'Aosta.

Il via libera lo ha dato Pour l’Autonomie che nel corso delle consultazioni di giovedì 9 febbraio ha dato la disponibilità a rilanciare l’attuale maggioranza allargata ad Augusto Rollandin e Marco Carrel. Tanto che la presidente dell’Uv, Cristina Machet, ha parlato di  incontri molto produttivi. Che tradotto dal politichese significa che nella prossima settimana si saprà chi sarà il presidente incaricato a formare il nuovo governo. Il fine settimana sarà dedicato al dibattito e al confronto interno della varie forze politiche che dovranno mettere nero su bianco le priorità da affrontare a livello territoriale.

Al momento, infatti, non è tempo per pensare a problemi le cui decisioni e determinazioni spettano ad altri di più alto livello. E’ positivo che dagli incontri di mercoledì e giovedì sia emersa la disponibilità, da parte di tutte le forze politiche, a voler continuare questo percorso, anzi di rilanciarlo e cercare di fare ancora meglio per la comunità, in un momento di difficoltà. Ma la strada è tutt’altro che in discesa.

Infatti ci sono tre nomi per due posti che devono avere colori di scuderia diversi.

Per di più entra in gioco anche la presidenza del Consiglio Valle e questo potrebbe sbilanciare la torre autonomista che a fatica Cristina Machet presidente Uv e Albert Chatrian coordinatore di Av-Vdau con il determinante puntello di Stella Alpina hanno cercato consolidare rispondendo decisamente alle bordate delle destre.

Rimane l’indeterminatezza di Evolvendo, attore protagonista dell’instabilità politica di questi ultimi anni. E’ pur vero che Claudio Restano è parte della maggioranza, ma Evolvendo non ha partecipato agli incontri di questi giorni ribadendo – tanto per continuare a creare incertezze - la disponibilità a dialogare con l'attuale maggioranza, senza escludere un governo allargato fino all’approvazione della legge elettorale, come fosse una priorità. O meglio è una priorità per chi ha la pancia piena.

Come detto il perimetro della nuova maggioranza è definito. La conferma viene anche da Luca Tonino, segretario del Pd, che si è spinto oltre fino a dire che il presidente della Giunta deve essere espressione autonomista. Ma è troppo presto per il fatidico Rien ne va plus. Le palline stanno ancora girando e lo faranno ancor più impetuosamente quando sarà il momento di designare il presidente incaricato. Il gioco è infatti complesso e si potrebbero spezzare tutti gli equilibri interni all’Uv che si erano formati per costringere alle dimissioni di Erik Lavevaz che ha ancora molte cose da dire.

Al momento i candidati più candidati alla Presidenza della Regione sono l’unionista Renzo Testolin ed il facente funzione di Presidente Luigi Bertschy che mal che vada proseguirà il suo mandato ma che da presidente potrebbe dare nuovo impulso all’azione del governo regionale.

Ma c’è sempre un ma. Anzi due. Uno riguarda gli assessori ed il riequilibrio delle deleghe tanto che si parla della nomina di un assessore in più. Ma il vero nodo è dato da chi nell’Uv punta alla presidenza del Consiglio Valle.

Sarà l’ultima gatta che Cristina Machet dovrà pelare: lavorare per accontentare chi vuole la presidenza del Consiglio o dare all’Uv la guida del governo valdostano.

piero.minuzzo@gmail.com

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