La traslazione delle spoglie del Papa emerito, dal monastero Mater Ecclesiae dove ha vissuto per quasi dieci anni, è avvenuta di primo mattino, alle 7. L'arrivo in Basilica alle 7:15. Il breve rito, presieduto dal cardinale Mauro Gambetti, è durato fino alle 7:40. Poi è stata ultimata la preparazione della Basilica per l'arrivo dei fedeli in visita al Papa emerito. Ci saranno tre giorni per rendergli omaggio. Poi i funerali solenni ma sobri giovedì alle 9.30. Presiederà il Papa.
La salma è stata collocata sotto l'altare della confessione, esattamente come avvenuto al momento delle esequie di Giovanni Paolo II. Il corpo del Pontefice emerito, vestito con i paramenti sacri bianchi e rossi e la mitra, è stato collocato su un catafalco rivestito di tessuto giallo, con al fianco due guardie svizzere.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio a Benedetto XVI "alle 8.50, prima dell'apertura della basilica vaticana" al pubblico, ha detto il parroco di San Pietro don Agnello Stoia.
Le ultime parole di Benedetto XVI: “Signore ti amo!”
Monsignor Gänswein racconta ciò che il Papa emerito ha detto nella notte poche ore prima di morire. Proprio la ricerca di Gesù, “l’amato”, è stata la cifra del servizio sacerdotale di Joseph Ratzinger, come ricordò nel 2016 Papa Francesco.
Le ultime parole del Papa emerito Benedetto XVI sono state raccolte nel cuore della notte da un infermiere. Erano circa le 3 della mattina del 31 dicembre, alcune ore prima della morte. Ratzinger non era ancora entrato in agonia, e in quel momento i suoi collaboratori e assistenti si erano dati il cambio. Con lui, in quel preciso momento, c’era solo un infermiere che non parla il tedesco. “Benedetto XVI – racconta commosso il suo segretario, il vescovo Georg Gänswein - con un filo di voce, ma in modo ben distinguibile, ha detto, in italiano: ‘Signore ti amo!’ Io in quel momento non c’ero, ma l’infermiere me l’ha raccontato poco dopo. Sono state le sue ultime parole comprensibili, perché successivamente non è stato più grado di esprimersi”.
“Signore ti amo!”, quasi una sintesi della vita di Joseph Ratzinger, che ormai da anni si preparava all’incontro definitivo, faccia a faccia, con il Creatore. Il 28 giugno 2016, nel 65° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del predecessore ormai emerito, Papa Francesco aveva voluto sottolineare la “nota di fondo” che aveva percorso la lunga storia del sacerdozio di Ratzinger e aveva detto: “In una delle tante belle pagine che lei dedica al sacerdozio sottolinea come, nell’ora della chiamata definitiva di Simone, Gesù, guardandolo, in fondo gli chiede una cosa sola: ‘Mi ami?’. Quanto è bello e vero questo! Perché è qui, lei ci dice, in quel ‘mi ami?’ che il Signore fonda il pascere, perché solo se c’è l’amore per il Signore Lui può pascere attraverso di noi…: ‘Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo’".
La Diocesi di Aosta si raccoglierà in Cattedrale per una Celebrazione di suffragio per papa Benedetto XVI mercoledì 4 gennaio alle ore 18.