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CRONACA | 11 ottobre 2022, 12:49

Nuti 'Il Treno del Milite Ignoto ad Aosta giusto riconoscimento alla Valle'

Il treno arrivato ad Aosta nella notte di domenica lunedi sera ha lasciato Aosta diretto a Torino e poi a Genova

Nuti 'Il Treno del Milite Ignoto ad Aosta giusto riconoscimento alla Valle'

Non si è spenta ancora l’eco della presenza del Treno della Memoria in città, con la partecipazione di migliaia di cittadini che hanno visitato la mostra itinerante sul Milite Ignoto. Un evento che ha riportato la memoria a quei 101 anni fa, quando il convoglio funebre percorse parte della Penisola suscitando emozione e sentimenti di unità. Tra le tante Autorità presenti ai momenti istituzionali abbiamo chiesto per Aostacronaca.it al Sindaco Gianni Nuti un suo autorevole pensiero su questa presenza storica ed epocale per la Città di Aosta.

Sindaco, il 10 ottobre sarà una giornata storica per Aosta ma anche per tutta la Regione. Quali sono le sue sensazioni?

«Da un lato in qualità di Primo cittadino di Aosta non posso nascondere un certo orgoglio per la scelta di includere il capoluogo valdostano tra le tappe del nuovo viaggio del Treno della memoria; mi sembra un giusto e lodevole riconoscimento del contributo che la Valle d’Aosta, e le terre di confine in generale, hanno fornito per sostenere attraverso due conflitti mondiali e la lotta di Liberazione l’unità dello Stato italiano così come oggi lo conosciamo, libero, democratico e fondato sul diritto. Sul piano personale, invece, ammetto di essere emozionato perché il pensiero non può non andare alla vicenda umana, prima ancora che bellica e storica, incarnata dal convoglio originale del Milite ignoto, e al carico emotivo incredibile di sentimenti e passioni che seppe suscitare, mobilitando l’attenzione di centinaia di migliaia di persone, in un Paese che stava cercando di rialzarsi non senza difficoltà e contraddizioni, come dimostra il Regime fascista che si instaurò un anno più tardi».

Il treno che lunedì ha lasciato Aosta per percorrere l’intera Penisola (ndr oggi si trova a Genova), comprese le nostre isole. Idealmente quale messaggio si sente di affidare a questo treno della memoria in partenza dalla nostra Città?

Sarei banale e retorico, oltre che poco credibile, se dicessi che dall’itinerario di questo convoglio mi aspetterei una spinta verso un ritrovato orgoglio nel Paese. Le difficoltà che l’Italia sta affrontando dal punto di vista economico e sociale sono particolarmente evidenti, e noi sindaci che siamo sul territorio possiamo misurare immediatamente il disagio delle nostre comunità. Non può essere quindi un’iniziativa lodevole come il Treno della memoria a ricucire le ferite lasciate dalla pandemia e dalla spirale negativa dal punto di vista economico che se ne è generata. Piuttosto, sarei contento se il Treno del Milite ignoto venisse visitato da tanti giovani e giovanissimi, e che il suo passaggio stimolasse in loro e nella società una sincera e vasta riflessione sull’assoluta insensatezza della guerra in un periodo, come l’attuale, in cui con troppa facilità sentiamo parlare di uso delle armi nucleari».

Dalle parole del Sindaco Nuti emerge chiaramente un sentimento comune che, legando l’attualità alla memoria, auspica davvero una presa di coscienza nazionale per il momento difficile che stiamo attraversando. E’ giusto che anche dagli amministratori locali parta, insieme allo storico convoglio, un messaggio di concretezza. Ci piace particolarmente che anche Nuti abbia colto l’essenza della presenza del Treno del Milite ignoto per spronare tutti, a partire dalle giovani generazioni, ad una maggiore coesione e ad alzare un grido univoco contro la guerra, male dell’umanità.

Giuseppe De Carli

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