Il rialzo dei tassi operato dalla BCE nelle scorse settimane, nel tentativo di fermare la corsa dell’inflazione, avrà ripercussioni importanti per i cittadini. Gli effetti principali si vedranno, infatti, sulle rate di prestiti e finanziamenti, ma soprattutto su quelle ben più onerose dei mutui, che già hanno iniziato la loro corsa al rialzo.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi dei mutui, a tasso variabile e a tasso fisso, nel 2021 e nel 2022, rilevando preoccupanti tendenze al rialzo, destinate a peggiorare.
Nel dettaglio, stipulando un mutuo a tasso fisso oggi, si avrebbe una rata più onerosa mediamente del 24% rispetto a quella di un mutuo a tasso fisso stipulato a dicembre 2021. Il relativo costo di un mutuo a tasso fisso di 115.000 euro per 25 anni, per esempio, aumenta mediamente di 31.769,40 € nel 2022. Una somma impressionante, se si pensa che equivarrebbe a circa 57 rate mensili di un mutuo stipulato ai tassi odierni.
La situazione è decisamente peggiore per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile: infatti, se nel caso appena descritto la differenza di costo è solo ipotetica, considerando la stipula effettuata a diverse condizioni contrattuali in momenti diversi, nel caso del mutuo a tasso variabile invece l’aumento incide direttamente sui pagamenti in corso e, quindi, sulle tasche dei cittadini.
Nel caso di un mutuo a tasso variabile, di 115.000 euro per 25 anni, la rata mensile ha subito un aumento medio del +14%. Questo si traduce in un aggravio di +59,45 euro al mese, ovvero +713,38 euro annui. Di fatto, una rata, oggi, è pari a circa 1,7 volte il valore della rata di dicembre 2021.
Cifre che, viste le attuali prospettive economiche, sono destinate con tutta probabilità ad aumentare.
In tal senso chiediamo al Governo che sarà eletto e, soprattutto, a Banca d’Italia di vigilare attentamente sull’andamento dei tassi applicati sui mutui, affinché, oltre ai “normali” aumenti, non si aggiungano fenomeni speculativi da parte degli istituti di credito.
Inoltre, è indispensabile, in una fase delicata e complessa come quella attuale, prevedere un ampliamento del fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa c.d. Gasparrini.
Infine, a tutti i cittadini che volessero valutare una surroga del mutuo stipulato, consigliamo di rivolgersi agli sportelli di Federconsumatori, presenti in tutta Italia.
Di seguito le tabelle con i costi e i tassi in dettaglio.
Mutuo a tasso fisso di 115.000 per 25 anni
tasso 2021 tasso 2022 rata 2021 rata 2022 Var. %
Banca 1 1,45 3,00 457,23 € 545,34 € 19%
Banca 2 1,15 3,10 441,26 € 544,29 € 23%
Banca 3 0,98 3,10 432,36 € 551,34 € 28%
Banca 4 1,05 3,20 436,01 € 557,38 € 28%
Banca 5 1,48 3,32 466,68 € 564,68 € 21%
Mutuo a tasso fisso
Costo effettivo stipulando un mutuo nel 2021 Costo effettivo stipulando un mutuo nel 2022 Variazione in euro
Banca 1 137.169,00 € 163.602,00 € 26.433,00 €
Banca 2 132.378,00 € 163.287,00 € 30.909,00 €
Banca 3 129.708,00 € 165.402,00 € 35.694,00 €
Banca 4 130.803,00 € 167.214,00 € 36.411,00 €
Banca 5 140.004,00 € 169.404,00 € 29.400,00 €
Mutuo a tasso variabile di 115.000 per 25 anni
tasso 2021 tasso 2022 rata 2021 rata 2022 Var. %
Banca 1 0,80 1,45 417,97 € 457,23 € 9%
Banca 2 0,94 1,71 433,40 € 463,25 € 7%
Banca 3 0,60 1,85 413,10 € 479,08 € 16%
Banca 4 0,70 2,44 417,96 € 512,33 € 23%
Banca 5 0,98 2,56 451,84 € 519,62 € 15%
Mutuo a tasso variabile
Aumento della rata (in termini annui) Rapporto con rata iniziale
471,12 € 1,1
358,20 € 0,8
791,76 € 1,9
1.132,44 € 2,7
813,36 € 1,8