Estate 2022: per una famiglia composta da 4 persone, trascorrere una settimana di vacanza in una località balneare italiana costa ben il 16,8% in più rispetto allo scorso anno.
Se negli anni appena trascorsi il principale freno alle partenze era la paura di contagio, oggi sono invece le ristrettezze economiche in cui si trovano molte famiglie.
Molti, infatti, partiranno almeno per 3-4 giorni, ma all’insegna delle vacanze low cost, scambiando ospitalità presso amici o parenti, oppure optando per soluzioni più economiche (ad esempio in camping) e riducendo la durata del soggiorno. Saranno sempre meno, invece, i cittadini che si concederanno la tradizionale vacanza di almeno una settimana nel periodo luglio-agosto: secondo le prime stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori saranno appena il 32% degli italiani. Gli altri vacanzieri opteranno, invece, per soluzioni con budget più contenuti.
Oltre l’87% dei vacanzieri prediligerà mete nazionali, anche se in gran parte al di fuori della regione di residenza. Circa il 13% dei turisti italiani si recherà invece all’estero: di questi più di due terzi resteranno comunque in Europa. In aumento le prenotazioni last minute e quelle effettuate online. Tra le mete prescelte prevale il mare, preferito da oltre il 57% dei viaggiatori.
Tra gli italiani che quest’estate partiranno per le vacanze in Italia, ben l’83% sceglierà il proprio mezzo di trasporto privato per raggiungere la destinazione, visti anche i rincari del noleggio auto.
Dal monitoraggio effettuato dall’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge che, per un nucleo familiare composto da due adulti e due minori, il costo complessivo per una vacanza di sette giorni in una località balneare è di 4.849,52 € (con un aumento del +16,8% rispetto al 2021), mentre la spesa per un soggiorno della stessa durata in montagna è di 4.128,04 € (con un aumento più contenuto rispetto alla vacanza al mare, ma comunque notevole, pari al 7,8%). In crescita del 5,6% anche il costo per una vacanza in crociera, le cui preferenze risultano in ulteriore crescita rispetto allo scorso anno.
A conti fatti, quindi, chi trascorrerà una vacanza al mare spenderà il 17,5% in più rispetto a chi opterà per la montagna, mentre la crociera risulta più cara del 15,9% rispetto a un soggiorno di una settimana al mare.
Non vorremmo, poi, che a tali costi si aggiungano anche gli annunciati aumenti autostradali che farebbero lievitare ulteriormente il conto.