Dopo aver dichiarato lo stato di agitazione del personale del Comparto Unico della Valle d’Aosta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del CCRL e a seguito degli incontri avvenuti nel mese di giugno, le Organizzazioni Sindacali di Cisl e Uil della Funzione Pubblica mettono a conoscenza tutto il personale della chiusura della procedura di raffreddamento.
Con l’incontro che si è tenuto mercoledì 22 giugno con la controparte, si esprime soddisfazione per i risultati ottenuti che hanno messo un punto fermo sulle questioni fondanti della nostra azione.
Schematicamente i punti e le questioni concordate:
1. entro il 31 Luglio: adozione da parte del COREPOC della direttiva relativa alla dirigenza per quanto riguarda la parte economica;
2. entro il 30 Settembre: adozione da parte del COREPOC della direttiva per la parte economica delle categorie;
3. entro il 31 Dicembre: le OO.SS. chiedono che vengano emanate e portate a conoscenza le direttive per la parte giuridico-normativa, sia per la dirigenza che per le categorie;
4. Area sicurezza: le OO.SS. formuleranno una proposta non appena saranno a conoscenza delle direttive emanate per i rinnovi contrattuali;
5. Smart-working: l’Amministrazione regionale ha adottato una disciplina inserita nel PIAO e che sarà testata nei prossimi mesi; questa dovrà essere oggetto di aggiornamento e di integrazione e dovrà essere rivista e, nel caso, adeguata nel rispetto del contratto di primo livello;
6. Addetti stampa: le OO.SS. rimarcata la necessità e l’urgenza di disciplinare la figura degli addetti stampa, chiedono che agli stessi sia applicato lo stesso tabellare applicato alle corrispondenti categorie del comparto, fino all’adozione di una contrattazione espressamente dedicata a questi profili e con corresponsione degli eventuali arretrati che verrà discussa nel contratto di primo livello.
"Rimane inteso - si legge in una nota sindacale - che vigileremo sul rispetto degli impegni presi, confidando in una piena collaborazione onde evitare ulteriori ritardi nel rinnovo contrattuale del personale delle categorie e della dirigenza andando a soddisfare le rispettive peculiarità professionali. In difetto le scriventi non esiteranno a riprendere l’ipotesi di sciopero o qualsiasi altra forma di mobilitazione".













